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Sfida Dario Minieri vs Lucio “LucioM” Martelli: parla Dario Minieri!
Una rivalità che, pare, duri da anni, sta giungendo all’epilogo: Dario Minieri ha sfidato ufficialmente Lucio “Luciom” Martelli in una challenge HU Cash Game, in risposta alle dichiarazioni del grinder di PokerStars pubblicate in un’intervista sul Poker Sportivo del mese scorso.
Così la poker community italiana si appresta ad assistere a quella che sembra essere l’epic challenge del poker .it: Dario Minieri, il giocatore italiano più famoso del mondo, spesso ospite dei format High Stakes internazionali nonché specialista degli HU, si sta accordando con Lucio Martelli per giocare una sfida che andrà dalle 50.000 alle 100.000 mani, bui 5€-10€, su PokerStars. Ecco le dichiarazioni di Dario Minieri!
Non hai accettato la clausola riguardante la cosiddetta “linea rossa”, ovvero quella che indica l’EV Expected: ci spieghi perché?
Io credo che il vero poker sia anche un gioco di psicologia e che cambiarne le regole cambia come essa influisce. Una delle cose che distingue uno degli dei dell’olimpo di questo gioco, ovvero Durrrr, sono i suoi nervi saldi in una situazione di perdita causata da estrema sfortuna. Quindi penso che sarebbe un crimine snaturarlo.
Ci sono altre condizioni che non ti convincono?
In linea di massima niente in particolare.
La sfida si farà quindi?
Per quanto mi riguarda, mi sono messo in gioco: adesso tocca a lui!
Cosa ti ha spinto a proporre questa sfida?
Principalmente la mia predisposizione alla competitività. In secondo luogo, il mio ego. E terza ragione, il rispetto verso chi mi ha sempre tifato e non mi ha mai visto rispondere agli attacchi di Lucio.
Ti stai mettendo in gioco proponendo questa challenge, e nel poker, si sa, c’è sempre il rischio di perdere: hai messo in conto questa evenienza? Cosa succederà se perderai?
Se vincerà di tanto, probabilmente, avrà dimostrato di essere migliore di me in quel momento. Questo sarà un grandissimo stimolo a migliorarmi e provare a diventare più forte di lui.
Una vittoria o una sconfitta di misura, invece, cosa significherebbe?
La varianza è così infinita che anche una differenza media non determinerà chi sarà il più forte, ma sicuramente lungo la sfida si trarranno conclusioni sul livello di entrambi i giocatori. Ognuno farà le sue, perché questo gioco è talmente bello da avere così tanti punti di vista da non rendere facile la decisione di decretare chi sarà il più bravo in base ai risultati.
Pensi di vincere?
Io non so se vincerò o no, ma so che io scenderò in campo cercando di trasformare la paura che ho di perdere in un fuoco di stimoli per la vittoria.
Hai parlato di un’eventuale rivincita: saresti disposto a rigiocare la sfida al meglio delle tre?
Ho fatto quella precisazione perché non mi piace dare vantaggi, come per esempio: se io vincessi, si rigiocherebbe, se io perdessi, sarebbe finita là. Quindi è meglio chiarirlo subito. Comunque sia, io sono sempre per le rivincite, dato che una delle cose che mi piace fare di più è competere.
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Ma com’è nato tutto ciò?
Nel Poker Sportivo di Luglio ho intervistato (Gianvito Rubino ndr) 4 dei top grinder cash .it, fra cui Andrea Dato, Dario Minieri, Lucio Martelli e Giacomo “Ita.Dred” Loccarini. Alla domanda su chi fosse il giocatore italiano più forte in HU Cash Game in Italia, Martelli ha risposto “Sono comodamente il più forte, subito dopo di me c’è Loccarini”.
Ho quindi chiesto cosa ne pensasse di Minieri, sempre parlando specificamente di Heads Up Cash Game, e la risposta non ha lasciato spazio ad equivoci: Martelli ritiene Minieri un giocatore forte, ma comunque un livello sotto lui e Loccarini; ha inoltre aggiunto che il talento romano sarebbe “predictable”, dichiarando di poter tenere anche altri sei tavoli in giro per internet giocando contro di lui, mentre una sfida contro Loccarini avrebbe richiesto, a Martelli, la massima concentrazione.
La risposta di Dario non è tardata ad arrivare: sul Poker Sportivo di questo mese, uscito in edicola il 26 Settembre, Minieri risponde alle dichiarazioni di Martelli esordendo con testuali parole: “Non mi interessa ciò che pensano le persone di cui non ho stima; di lui non ne ho perché penso sia principalmente un arrogante con la lingua lunga“, aggiungendo poi: “Per quanto riguarda la realtà Italiana, non mi sento inferiore a nessuno”. Nel corso dell’intervista, il braccialetto romano parla anche delle scintille passate fra lui e il grinder bolognese, arrivando ad invitare l’antagonista a proporre una challenge: “Invece di parlare, seguisse l’esempio di durrrr!” e definendo le dichiarazioni di Martelli “Solo spacconate“.
Dopo un po’ di botta e risposta tra le community online, in cui Dario lancia il guanto e Lucio a stretto giro, pur con qualche modifica, pare accettare la sfida, ecco che si delineano i termini della competizione:
1) La sfida verrà giocata a inizio Dicembre
2) Si giocherà di fila, eventualmente con una pausa da 1 a 2 giorni ogni settimana.
3) Dalle 3.000 alle 5.000 mani per sessione.
4) 50.000 mani minimo, ma anche di più, compatibilmente con gli impegni
5) Il vincitore della sfida sarà quello con la linea rossa migliore (cioè la linea che nei grafici indica l’Expected Value). In caso di entrambi in profit negativo (causa rake), la sfida è patta. Fino a 5.000€ di profit positivo, sulla linea rossa, la vittoria sarà considerata marginale. Per un valore maggiore, sarà considerata una vittoria netta.
6) Stakes 5€-10€
7) Superati i 250BB effettivi, chiunque dei due può chiudere e riaprire il tavolo. Sotto i 70BB il reload è obbligato, fra 70BB e 100BB è invece opzionale.
8 ) PokerStars permette di avere un solo tavolo aperto da seduti in attesa. Ciò comporta che un match multitablato possa vedere una situazione dove, mentre un giocatore ha perso lo stack su un tavolo ed era contemporaneamente alzato in un altro per il reload, uno dei due tavoli si potrebbe chiudere. In tal caso, potrebbe accadere che gli stack effettivi al momento della ripresa del gioco non siano uguali a quelli raggiunti in precedenza. In caso di tale evenienza, si dovrebbe continuare a giocare senza polemica.
Dario ha risposto concordando su quasi tutti i punti, dando la propria disponibilità per 100.000 mani, dicendo di preferire a giocarne il più possibile per ridurre al minimo la varianza, proponendo quindi 6.600 mani a sessione per un totale di 15 sessioni, mentre pare rifiutare il punto sulla linea rossa, che sarebbe un modo, secondo Martelli, per compensare l’assenza del Run It Twice su PokerStars, e compensare quindi un’eventuale varianza negativa rendendo più meritocratico il risultato della sfida.
Staremo a vedere!