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WSOP La Storia : Le origini
In occasione dell’imminente inizio delle WSOP 2009 noi di ItaliaPokerClub vogliamo dedicare uno speciale in cui raccontare la storia, gli aneddoti e tutto ciò che sarà necessario ad arrivare preparati all’evento di quest’anno che si preannuncia scoppiettante.
Siamo arrivati a quota 40:passano gli anni, ma il fascino, il prestigio, la gloria e “last, but not least” il denaro derivanti da un risultato ottenuto nella più importante vetrina del Poker mondiale non smettono di crescere.
Era il 1970, in tutta la Las Vegas c’erano solo 50 tavoli dove si giocava a Poker stabilmente e 70 in tutto il Nevada e ora abbiamo milioni di persone che giocano online tutti i giorni e tornei con montepremi stratosferici quasi ogni settimana…..di strada questa disciplina ne ha fatta davvero un bel po’ e per una volta non è un caso: è tra gli Sport più affascinanti, la possibilità di calcolare probabilità , di sfruttare fattori psicologici e nervi di ferro fanno la differenza e rendono questo gioco così speciale.
L’idea di un torneo che designasse il miglior giocatore del mondo in realtà partì due anni prima, nel 1968 a Reno nelle sale del Casinò Riverside fu organizzato da Tom Morehead il primo evento denominato World Series of Poker, ma fu Benny Binions il primo a capitalizzare questa idea portando due anni dopo il torneo nel suo Casinò a Las Vegas:il Casinò non aveva neanche una sala da Poker fissa, accettarono l’invito solo sette persone che si sfidavano con i propri soldi in cinque discipline diverse:5 card stud, Deuce to seven low-ball draw, Razz, 7 card stud, Texas Hold’em e alla fine per votazione sarebbe stato eletto il migliore.
In realtà ci fu bisogno di due votazione perché nella prima ognuno votò per se stesso, mentre nella seconda chiamati a esprimere due voti per persona si riuscì a definire il migliore: John Moss.
Uno degli avversari alla fine della kermesse disse di lui:”Se non hai mai perso una partita da John,non hai mai giocato a Poker”. L’americano Moss si aggiudicò poi anche la seconda edizione l’anno seguente che però si svolse in forma di freezout, buy-in 5000$.
La prima edizione fu l’unica a non prevedere un premio in denaro:Moss portò a casa una bella coppa d’argento e l’onore di esser stato il migliore.
1972. Amarillo Slim vince l’edizione: è uno dei momenti di svolta per questo gioco.
Preston riuscì a capitalizzare al meglio il successo ottenuto ottenendo l’attenzione dei media:pubblicità, spettacoli televisivi, apparizioni in film. Amarillo fece conoscere questo Sport al pubblico americano e il suo libro fu un grande successo editoriale:nel 1973 infatti per la prima volta arriva la diretta televisiva, la CBS trasmette le fasi finali del torneo.
L’ambiente del Poker ai tempi era molto caratteristico: sigari in bocca, piatti pieni di cibo e alcool non mancavano accanto ai tavoli, non c’era la magnificenza dei moderni Casinò.
Quattro sono i personaggi che dominano il panorama nella decade 70-79:John Moss, Thomas Preston, Walter “Puggy” Pearson e Doyle Brunson.
Doyle entrò nella storia riuscendo a vincere due World Series giocando una pessima mano T-2, mano che da allora prende il suo nome “Doyle’s hand”.
Gli anni 80 iniziano con l’arrivo dello scoppiettante STU UNGAR, Stu vince le edizioni del 1980 e 1981, ed essendo newyorkese di origine porta una ventata di novità in un’ambiente dominato dai texani e porta l’NBC a interessarsi dell’evento nel 1981:il Poker entra così nelle case di milioni di americani.
Dal 1982 i side events passano a 11 con l’aggiunta anche del Ladies World Championship, le WSOP continuano a crescere di volume e nell’edizione del 1987 il Casinò Binions non è più sufficiente a contenere l’evento, i Binions sono costretti ad affittare le sale del Golden Nugget e del Four Queens. Siamo a quota 152 iscritti.
Gli anni 80 sono dominati da Stu Ungar con 2 successi, Johnny Chan 2 successi e 1 secondo posto, Phil Helmuth Jr che si consacra più giovane vincitore delle WSOP nel 1989.
Negli anni 90 Benny Binions passa il testimone a suo figlio Jack che si affida a due vecchie volpi per organizzare l’evento:Jim Albrecht e Jack McClelland: i due nel corso degli anni portano una ventata di novità all’evento arrivando a 4 settimane di durata e 20 differenti tornei.
Gli anni 90 si aprono con la prima vittoria di un giocatore non americano:Mansour Matloubi, iraniano residente in Inghilterra, nel 1991 il premio del Main Event raggiunge la consistente cifra di 1 milione di dollari(cifra che resterà inalterata nel corso di tutta la decade), Brad Daugherty sarà il primo milionario a venir fuori dalle WSOP.
Sulla scena fanno le loro prime apparizioni nomi che adesso sono diventati dei punti di riferimento per il Poker mondiale: Scott Nguyen, vincitore dell’edizione ‘98, Dan Harrington, primo nel ’95, Huck Seed, campione del ’96. I partecipanti salgono rapidamente dai 215 del 1991 ai 312 del 1997 per arrivare a quota 393 nell’edizione del 1999. Stu Ungar vince il suo terzo titolo nel 1997, purtroppo non riuscirà a partecipare a un’altra edizione:muore tragicamente in un hotel di Las Vegas nel Novembre del 1998, stroncato da una vita di eccessi.
In trenta anni di storia le WSOP hanno avuto una crescita davvero notevole, ma ciò è nulla rispetto allo sviluppo che si avrà a partire dal 2000, ciò che campioni del calibro di Doyle Brunson, John Moss, Johnny Chan, Amarilli Slim hanno fatto in 30 anni, un’uomo, Chris Moneymaker lo farà in una singola e straordinaria edizione delle World Series of Poker.