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Full Tilt Poker: licenziati a Dublino 180 dipendenti
Quello che si vociferava a metà settembre è diventato realtà, purtroppo, per 180 dipendenti della Pocket Kings Ltd, società filiale legata a Full Tilt Poker: sono stati licenziati il fine settimana scorso, con preavviso arrivato mercoledì. D’altronde, Pocket Kings, ha smesso di funzionare proprio nel momento in cui Full Tilt Poker è stata investita dall’ondata del Black Friday.
Queste le parole di qualche tempo fa di un dipendente che è voluto rimanere anonimo: ” Noi al momento ci rechiamo sul posto di lavoro, ci sediamo e non facciamo niente tutto il giorno. Leggiamo le varie notizie sui forum e sulle bacheche. Sono tre mesi che non stiamo facendo niente. Se non saremo licenziati, cosa faremo dopo? C’è molta incertezza. Il morale in questo momento è molto basso.”.
I tagli a quanto pare non sono finiti, però, all’interno della Pocket Kings Ltd: con base operativa a Dublino, la società contava su 500 dipendenti. L’obiettivo del ridimensionamento è quello di tagliare il 50% delle forse attive e scendere quindi a 250 dipendenti.
La società irlandese forniva il software a Full Tilt Poker e anche un supporto tecnologico soprattutto nella gestione dell’assistenza tecnica verso i clienti di FTP.
Un portavoce londinese della società non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali sull’accaduto, ma dai piani alti della Pocket Kings Ltd fanno sapere che “la società è in via di ristrutturazione a causa delle grosse perdite sia nel mercato americano che europeo”.
Come è noto la partita ormai si sta giocando negli Stati Uniti tra il Gruppo Tapie, unica società che al momento sembra essere realmente interessata all’acquisto di FTP, e il Dipartimento di Giustizia americano: il tutto procede a rilento ma con un misurato ottimismo.