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Greg Raymer: in tribunale difende il gioco del poker con carte e chips.
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Un testimone d’eccezione entra nel tribunale della Virginia per convincere i giudici che il poker non è un gioco d’azzardo, ma è prevalentemente un gioco di abilità dove strategia e bravura possono portare i giocatori ad avere una posizione di vantaggio sugli avversari. Il testimone è Greg Raymer.
“Fossilman” è sceso in campo per difendere Charles Daniels, proprietario di diverse poker rooms in Virginia. Nel 2006 il gioco del poker fu legalizzato in Virginia così Daniels aprì numerose sale da poker offrendo ai propri clienti la possibilità di cimentarsi con il poker, sia in tornei che nel cash game. Inoltre Daniels girava il 75% del fatturato, proveniente dalle sale da poker, in opere di beneficenza nelle comunità locali, circa 700.000 dollari alla’anno.
Poi nel 2010 ci fu il dietrofront: il procuratore Mobley decise di chiudere tutte le sale da poker e portare Daniels in tribunale con la motivazione che “lo Stato della Virginia si stava trasformando in una mecca del gioco d’azzardo”.
Charles Daniels così ha cercato il sostegno della Poker Players Alliance che a sua volta ha inviato Greg Raymer come testimone a favore della difesa. Il curriculum di Raymer è di tutto rispetto: campione del Main Event delle WSOP nel 2004 e più di 7 milioni di dollari vinti in carriera.
“Fossilman” così tiene un’arringa di oltre 15 minuti al cospetto del giudice Thomas Shadrick: Rymer, per l’occasione, ha portato nell’aula del tribunale un tavolo da gioco, carte e chips per spiegare tutte le logiche e le strategia che sono presenti nel Texas Hold’em.
Tentativo andato a vuoti però: il giudice dopo aver ascoltato le prove ha comunque dato ragione all’accusa, sebbene riconoscesse comunque nel poker qualche elemento di abilità.
A Charles Daniels ora non rimane che appellarsi contro il giudizio…chissà quale sarà il prossimo testimone.