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COMUNITARIA 2008: Tornei per i soli concessionari, sconfitti club e associazioni
Nuove notizie arrivano dal nostro Parlamento dove è in discussione il ddl Comunitaria 2008, legge che andrà a ridisegnare il quadro normativo intorno ai giochi e al Poker online e live.
Nel corso della discussione di ieri è stata approvata una nuova norma che va a trattare il tema del Poker live e dei tornei e che farà sicuramente discutere: dopo il passaggio al Senato e l’approvazione definitiva sarà consentito ai soli concessionari organizzare eventi sportivi live e tornei. Nella giornata di ieri è stato inserito un’emendamento in base al quale sono disciplinati i tornei, la quota di modico valore di partecipazione e le modalità che escludono il fine di lucro e l’ulteriore partecipazione al torneo una volta esaurita questa quota(rebuy) nonché l’impossibilità anche per i concessionari di prevedere più tornei nella stessa giornata e stessa località.
Le condizioni imposte da questo emendamento per diventare concessionari di licenza per l’organizzazione di siffatti eventi sono:
- esercizio dell’attività di gestione e di raccolta di giochi, anche a distanza, in
uno degli Stati dello Spazio economico europeo, avendovi sede legale ovvero operativa, sulla base di valido ed efficace titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nell’ordinamento di tale Stato, con un fatturato complessivo, ricavato da tale attività, non inferiore ad euro 1.500.000 nel corso degli ultimi due esercizi chiusi anteriormente alla data di presentazione della domanda;
b) fuori dai casi di cui alla lettera a), possesso di una capacità tecnico-infrastrutturale non inferiore a quella richiesta dal capitolato tecnico sottoscritto dai soggetti di cui al comma 16, lettera b), comprovata da relazione tecnica sottoscritta da soggetto indipendente, nonché rilascio all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato di una garanzia bancaria ovvero assicurativa, a prima richiesta e di durata biennale, di importo non inferiore ad euro 1.500.000;
c) costituzione in forma giuridica di società di capitali, con sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, anteriormente al rilascio della concessione ed alla sottoscrizione della relativa convenzione accessiva;
d) possesso da parte del presidente, degli amministratori e dei procuratori dei requisiti di affidabilità e professionalità richiesti alle corrispondenti figure dei soggetti di cui al comma 16, lettera b);
e) residenza delle infrastrutture tecnologiche, hardware e software, dedicate alle attività oggetto di concessione in uno degli Stati dello Spazio economico europeo;
f) versamento all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato di un corrispettivo una tantum, per la durata della concessione e a titolo di contributo spese per la gestione tecnica ed amministrativa dell’attività di monitoraggio e controllo, pari ad euro 300.000, più IVA, per le domande di concessione riferite ai giochi di cui al comma 11, lettere da a) ad e), e ad euro 50.000, più IVA, per le domande di concessione riferite al gioco di cui al comma 11, lettera f).
I circoli e club del Poker si stanno già mobilitando per organizzare raccolte di firme e iniziative per bloccare l’applicazione di questi provvedimenti che renderebbero impossibile per loro accedere alla licenza, licenze che dovrebbero essere limitate a 500 per il territorio italiano e a un costo proibitivo di 300000 euro.
Aspettiamo quindi ansiosamente il passaggio al Senato dei prossimi giorni per vedere se il ddl sarà approvato in via definitiva.