Minieri si arrende ai grandi del Limit, Benelli sfiora l’impresa: giornata da dimenticare per gli azzurri.

Un’altra giornata intensa di WSOP: due braccialetti assegnati e tantissime le speranze per gli italiani impegnati in vari tornei.

Primo fra tutti Dario Minieri nel $10,000 World Champinship Limit Hold’em (Event #33): dopo un Day 1 passato sempre sopra media e chiuso a 38.000 chips, Dario era determinato a impegnarsi totalmente ad affrontare i più grandi giocatori del mondo.
Tra i Big superstiti al Day erano ancora presenti la leggenda Doyle Brunson, Daniel Negreanu, David Beniamine, Barry Greenstein, Jennifer Harman e Howard Lederer.

Con questa grande concentrazione di grandi nomi era impossibile evitare pericoli al tavolo.
A Dario capitano Eli Elezra e David Beniamyne, più altri due specialisti del Cash Game Live a limiti altissimi. Ma non bastano a scoraggiare il romano “apprendista” del Limit: le variazioni del suo stack sono significative di quanto in questo gioco più che nel NL in fase di torneo la varianza ha un impatto maggiore.
Partendo da 38.000 chips arriva fino a 75.000, per poi scendere bruscamente a 10.000 chips ma rinascere in meno di un livello e raggiungere vetta 140.000. Ma le sorprese non sono finite, stavolta in senso negativo. Infatti Dario prima perde un paio di piatti scendendo a 65.000, infine con un pizzico di sfortuna incrocia una scala al turn quando l’avversario aveva gia chiuso il colore al flop. Dopo questo colpo ormai cortissimo a 8.000 chips deve metterle tutte alla prima mano utile, ma chiamato da due avversari non riesce a spuntarla.

Sicuramente molta amarezza nelle parole del giovane talento italiano: “E’ sempre demoralizzante uscire da un torneo. Ero partito bene, ma il field dei giocatori era veramente impressionante. Farò tesoro di questa esperienza: voglio approfondire il gioco Limit in versione torneo.”. Detto questo Dario ha dato appuntamento per domani, quando giocherà il 5,000$ Pot Limit Omaha.

Altre speranze azzurre erano riposte nell’Evento# 32 $2,000 NL : partiti in 220 nel Day 2 si arrivava In The Money a 171 giocatori rimasti. Cinque i players nostrani da seguire: Andrea Benelli, Alessio Isaia, Nicola Paolucci, Andrea Dalle Molle e Davide Dotto.
Le brutte notizie arrivano subito per il milanese Nicola Paolucci, quando da corto trova AA che si scontrano con i suoi 77; molto peggio va ad Andrea Dalle Molle, che esce proprio a un posto dai giocatori premiati, in posizione 172.
A seguire Alessio Isaia centra il suo primo ITM in queste Wsop, anche se in 133esima posizione. Non è la mano di uscita quella decisiva, ma un paio di situazioni in fase bolla dove Alessio ha cercato di sfruttare situazioni al limite.

Ottimo il risultato di Davide Dotto alle sue prime Wsop: il veneziano raggiunge una ragguardevole 83esima posizione e lo rivedremo probabilmente nei prossimi eventi. A questo punto tutte le speranze italiane sono riposte in Andrea Benelli, che sempre sopra average in queste ultime fasi riesce a raggiungere quota 170.000 prima e 240.000 poi, proiettato nei top 5 di classifica. Ma un piatto mostruoso perso poco dopo contro AA lo riporta sulla terra e successivamente in uno scontro di rilanci preflop spinge tutto in mezzo con AK, ma trova di nuovo AA a fargli compagnia ed esce in 50esima posizione. Peccato per queste due mani dove avrebbe potuto incrementare lo stack in maniera considerevole e giocarsi le sue chanches per arrivare al Final Table.
CI riproverà nei prossimi giorni, ne siamo sicuri.

Leo Wolpert

Ma non finivano qui le emozioni di questa giornata WSOP: oggi infatti sono stati assegnati altri due braccialetti. Il piu importante è stato sicuramente quello del $10,000 World Championship Heads Up, assegnato dopo una lunghissima battaglia tra John Duthie e Leo Wolpert. La formula dell’Evento prevedeva la vittoria in finale a chi vinceva due sfide su tre. La prima va a John Duthie, mentre la seconda velocissima (solo 9 mani) vede trionfare Wolpert che pareggia i conti. Lunghissimo il terzo atto: 4 ore di gioco e il braccialetto del migliore nell’HU va a Leo Wolpert.

Altro Final Table quello del $2,000 Pot Limit Omaha che vedeva quattro nomi di prestigio ai nastri di partenza: JC Tran, Theo Jorgensen, Ross Boattman e John Juanda. Solo una comparsata però per Juanda e Jorgensen, usciti rispettivamente in nona e ottava posizione.
Da qui in poi è stato compito facile per JC prendere la chiplead momentanea e tenerla fino al raddoppio fatto ai suoi danni da parte di Jean-Paul Philippe.
Nonostante il dimezzamento dello stack Tran non si perde d’animo e continua la sua condotta aggressiva che lo porta in poco tempo riprendersi il comando della classifica in quattro giocatori rimasti.
Giusto il tempo di eliminare il quarto e il terzo classficati e si arriva all’Hu conclusivo, dove lo statunitense parte in vantaggio di circa 4 a 1 in chips rispetto all’inglese Jeff Kimber. Gioca bene di attesa JC e quando colpisce fa sempre passare Kimber che si ritrova con sole 770.000 chips contro le 2.700.000 di Tran. Solo una formalità l’ultima mano che dà a JC Tran il suo secondo braccialetto in carriera.

Mentre si concludeva l’evento di Omaha anche l’Evento #31 di H.O.R.S.E. volgeva al termine: partiti a inizio giornata in 21, in 3 ore si giungeva alla composizione del tavolo finale che vedeva tra i protagonisti Fabrice Soulier e James Van Alstyne, gia Runner-up al $3.000 H.O.R.S.E.. Per il francese solo la settima posizione mentre stavolta James Van Alstyne centra il risultato più importante rendendosi protagonista di due risultati strepitosi in soli 5 giorni. Infatti nell’Evento di H.O.R.S.E. Da 3.000$ (dove il nostro Michele Limongi ha ottenuto un’ottima quarta posizione) si era dovuto arrendere al vincitore, ma oggi ha sbaragliato tutti e ha aggiunto alle sue vincite in carriera di oltre tre milioni un nuovo trofeo.

I conclusione da segnalare l’ennesimo evento di NL che ha superato le 2.000 presenze. Si tratta dell’Evento #34 da $1.500 di Buy In. In serata il numero di giocatori rimasti in gioco è sceso drasticamente fino ad arrivare a 234.