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Giocare a poker live non costituisce reato secondo la Corte di Cassazione
Il poker live ormai, da tempo, è rinchiuso in un limbo: non si sa se è legale o meno praticarlo al di fuori dei casinò e gli organi che dovrebbero regolamentare questa disciplina tardano a creare tutti quei presupposti per far nascere i circoli live o le sale da gioco dedicate al poker.
Questo ritardo dovuto ad una organizzazione non corretta dei tempi o forse ad un cambio non preventivato ai vertici della politica italiana, ha fatto sì che le decisione importanti slittassero alla prossima estate: così il governo italiano, con la partecipazione di AAMS, si è preso altri mesi di riflessione per presentare tutte le carte idonee per far partire un regolare bando di gara.
Ma gli amanti del poker live come possono muoversi in questo limbo? Quelli che preferiscono giocare a THE guardandosi negli occhi e scoprire i tell degli avversari cosa possono fare?
Sembra che la legge italiana permetta la pratica del poker live senza correre rischi penali. E’ recente, infatti, una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce fondamentalmente due “punti”: il poker Texas Hold’ em, sia online che live, è un gioco di pura abilità, ma soprattutto precisa anche che, non essendoci un regolamentato specifico per il poker live, non si infrange nessuna legge giocandoci.
Il sito Ipsoa infatti riporta alla luce la decisione della Cassazione che ribalta completamente la tesi del P.M.: ”Al Texas Hold’Em si partecipa versando una quota d’iscrizione identica per tutti i partecipanti i quali, peraltro, non possono utilizzare il loro denaro per effettuare puntate, ma sono dotati di un monte gettoni, del valore puramente nominale, di partenza uguale per tutti. I giochi di carte di qualsiasi tipo, qualora siano organizzati sotto forma di torneo e nel caso in cui la posta di gioco sia costituita esclusivamente dalla sola quota di iscrizione, sono considerati giochi di abilità.
Ma la vera sopresa è quanto emerge dopo: “Gli Ermellini si soffermano sull’eccezione del P.M. relativa alla mancata esistenza della concessione in favore dell’associazione da parte dell’A.A.M.S., osservando come solo il poker sportivo on line è stato disciplinato dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato attraverso una serie di normative ed emendamenti che lo classificano come skill game, ossia quale gioco di abilità da esercitarsi solo in siti autorizzati dai Monopoli di Stato con precise restrizioni; tuttavia, aggiungono i giudici di Piazza Cavour, la mancata regolamentazione del poker sportivo non a distanza non rende illecito il gioco, operando infatti l’art. 38 della L. n. 248 del 2006.”
In attesa di una regolamentazione ufficiale sembra, quindi, che giocare a poker live nei limiti del Texas hold’ em in modalità torneo (e non cash) non costituisca reato.