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Daniel Negreanu racconta il suo 2011
Il campione canadese Daniel Negreanu, membro del Team Pro di PokerStars.com, ha appena pubblicato sul suo blog un lungo post nel quale, partendo dai ringraziamenti al pubblico per averlo votato come “miglior twitter del 2011“, si dilunga in riflessioni molto profonde su quello che è stato per lui l’anno appena trascorso, con un’attenta analisi psicologica delle situazioni da lui vissute. Il contenuto è parecchio interessante per quanto riguarda il mindset, e ve lo riproponiamo tradotto in lingua italiana!
A livello personale il 2011 è stato un anno estremamente difficile, e sono sicuro che non lo sia stato solo per me, ma anche per coloro che hanno avuto a che fare con lo shock del Black Friday che ha cambiato radicalmente molte vite. I miei problemi non sono stati del tutto relativi al poker, ma più psicologici. Durante tutto l’anno non sono stato felice dei miei risultati, che hanno mancato di continuità lasciando grossi “buchi” temporali nelle vincite e negli ITM in certe parti dell’anno, e in particolare durante le WSOP e le WSOPE. E’ innegabile che le mie difficoltà personali abbiano ostacolato la mia capacità di concentrazione: sono umano, e quando uno è distratto dalle faccende personali, il poker a volte passa in secondo piano.
Non credo, però, nel rimorso. Non ne ho minimamente, perché anche le esperienze più terribili possono essere una sorgente di grande forza, sempre se si è in grado di imparare dagli errori passati ed evitare di ripeterli.
Credo che la cosa più dura da affrontare sia il fatto che inevitabilmente nella vita si passano “giornate no”, ma quando sei costantemente sotto gli occhi del pubblico, non puoi permetterti di avere troppe di queste giornate, altrimenti vieni etichettato come un completo idiota. Quindi sei costretto a tenere tutti i propri sentimenti per te, ma una sfortunata conseguenza di questo è che prima o poi finisci per esplodere e far uscire tutto fuori. La circostanza che ti fa “scoppiare” spesso è totalmente irrilevante, ma ti serve soltanto per rilasciare la rabbia e la frustrazione. Io stesso mi ritrovavo a reprimere i miei sentimenti di tanto in tanto, e mi sentivo piuttosto scemo a farlo. Sfortunatamente non riuscivo mai a capire che stava arrivando il momento di sfogo prima che fosse troppo tardi.
A inizio Luglio qualcuno mi ha consigliato un libro che mi ha aiutato a capire come lavora la nostra mente, e come affrontare meglio alcune situazioni. E’ un libro di Eckhart Tolle che si chiama A New Earth (“Un nuovo mondo” in italiano). Non posso farne un riassunto in questo blog, ma vi anticipo che il concetto chiave riguarda l’ego: capire che tutti ne abbiamo uno, comprendere come influisce sulle decisioni, e capire come gli altri sono influenzati dai loro problemi col proprio ego. Questo libro mi ha aiutato tantissimo: se non lo avessi letto, non sarei arrivato così avanti al Main Event WSOP. Mi ha davvero aiutato a concentrarmi sul gioco mentre la mia mente cercava continuamente di andare verso pensieri dolorosi e autodistruttivi.
Dopo Luglio ho passato due mesi consecutivi in Europa, e questo mi ha distrutto sia psicologicamente che fisicamente. E’ stato un periodo veramente troppo lungo, e non farò mai più viaggi di questa durata senza prendermi almeno qualche giorno di riposo a casa
In generale, erano circa due anni che non mi sentivo più “me stesso”, e non sto parlando del mio gioco, anche se la fiducia in se stessi ne rappresenta una grossa parte. I miei amici più cari hanno notato i miei problemi e credo che anche qualche attento osservatorie possa essersene accorto, anche se ho cercato di nasconderlo. In questo senso il premio da miglior twitter mi aiuta un sacco, significa davvero molto per me. Ho voltato pagina negli scorsi mesi, e finalmente mi sento come prima. Il “vecchio me”, felice, sicuro di me e meno arrabbiato con il mondo.
Mi sto dilungando e non voglio che questo blog diventi un libro, quindi concludo con un genuino ringraziamento a tutti coloro che hanno votato per me: apprezzo tantissimo questo affetto!
Spero in un 2012 favoloso: ora sono a Las Vegas, di passaggio mentre torno dalle Bahamas dopo un bellissimo viaggio al PCA. Ho deciso di andare a Melbourne per la prima volta in tanti anni, per giocare gli Aussie Millions. Non vedo l’ora di partire, e spero di fare molti altri viaggi nel corso dell’anno. Le mete che intendo visitare sono San Paolo, Montreal, Toronto, il Tennessee, l’Irlanda, l’Italia, Berlino, Los Angeles e San Jose. Sono pronto a uscire di nuovo allo scoperto e vedere il mondo da una nuova prospettiva!