Un casinò anche a Roma?

A sentire quanto ha riferito il sindaco Roma Gianni Alemanno in una recente intervista con in conduttori della trasmissione radiofonica “Un Giorno Da Pecora”, non è da escludere la creazione di un casinò nella capitale. Pare che la proposta fosse stata inizialmente avanzata da Federalberghi durante la scorsa campagna elettorale. Alemanno sostiene di non avervi trovato, all’epoca, “nulla di scandaloso”. Continua affermando di non capire come mai in Italia debbano per forza esserci solo quattro o cinque case da gioco (a Campione, Venezia, San Remo e Sain Vincent, con in più quello elettronico, recentemente inaugurato, di Bagni Di Lucca).Il luogo deputato ad ospitare il Casinò di Roma dovrebbe situardi un po’ “fuoriporta”, e i candidati ideali sembrano essere Anzio e Ostia

Ha poi risposto alle critiche di chi sosteneva che una struttura del genere possa favorire la criminalità. “Credo che, se saranno amministrati dallo Stato, la criminalità organizzata si argina”, queste le testuali parole del primo cittadino. L’edificio comunque – questo pare assicurato – non sorgerà nel centro dell’Urbe. Tra le propste più verosimili quelle di Ostia o Anzio. Ha poi concluso con una critica ai “moralisti” che criticano i casinò ma “riempono l’Italia di sale bingo“, affermando di non giocare e di non “concepire” il gioco d’azzardo.

Tempo fa vi avevamo parlato di una proposta simile riferita all’abruzzo, dove qualcuno pensava che una sala da gioco avrebbe potuto rilanciare la locale economia, distrutta dal recente terremoto. Per ora al riguardo non sono trapelate novità, ma è certo che c’è un certo fermento sull’argomento, nonostante, secondo gli ultimi dati, gli incassi dei casinò attualmente esistenti sul territorio nazionale abbiano subito nell’ultimo anno un deciso calo.