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Brian Townsed lascia il Pot Limit Omaha per il Mixed HA
Molti di voi conoscono probabilmente di fama Brian Townsend: tra i migliori giocatori del mondo, è stato per un po’ “red pro” su Full Tilt, titolo che è poi stato costretto ad abbandonare quando è venuta a galla una storia di multiaccounting, che tra le altre conseguenze ha avuto anche il ban perenne da Pokerstars. Contemporaneamente Brian ha anche cominciato a perdere parecchio, e questa combinazione gli ha fatto fare una saggia scelta, quella di chiedere scusa a tutti e buttarsi a studiare e prefezionare la sua specialità, il Pot Limit Omaha. In quel gioco ha migliorato parecchio, tanto da raggiungere in meno di un anno ben 2,5 milioni di dollari di bankroll.
Potrà quindi sorprendere la sua ultima decisone, da lui stesso comunicata tramite il suo blog: ritirare tutto il bankroll e abbandonare il PLO. Brian ha infatti ben pensato di prendersi bene con i mixed games, che ultimamente stanno avendo parecchio successo.
Ha però fatto notare come non gli fosse possibile imparare quasi da zero la nuova specialità senza abbandonare del tutto l’Omaha agli altissimi livelli a cui lo stava praticando. Da cui la drastica scelta. Partirà quindi da limti relativamente bassi (rispetto al suo standard ovviamente: si parla di $20/40 e 40/80), e comincierà a “grindare”, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima limiti da pro.
Continua Townsend nel suo ultimio post: “Infine, la ragione per cui ho deciso di imparare anche i mixed games è che voglio diventare un giocatore più completo. I migliori giocatori del mondo non si limitano a specializzarsi in un gioco, magari solo heads up. Sanno giocare tutto e bene, in due o più. Ho sempre aspirato a diventare quel tipo di giocatore, e di diventare esperto anche di altre specialità, come per esempio il Limit Hold’em. Nel breve periodo imparare un nuovo gioco mi abbasserà il ROI, ma alla lunga mi aiuterà a pensare al poker in modo più completo”
Termina infine con un discorso generale sulla varianza, in cui sostiene che anche i pro più forti ne vanno affetti, e che anche lui è un umano e in quanto tale la possibilità di perdere tutto quello che ha guadagnato, per quanto remota, lo atterrisce. “Ora sto anche invecchiando, e non ho ho più la propensione al rischio di una volta“