La RAI parla nuovamente di gioco d’azzardo: ospiti a “NUM3R1” Carla Solinas e Giada Fang!

La RAI torna a trattare il tema del gioco d’azzardo, questa volta tocca alla trasmissione “NUM3R1”, condotta dal giornalista Marco Cobianchi, prendere la parola a riguardo. Ospiti d’eccezione sono state due tra le più forti giocatrici italiane di poker : Carla Solinas e Giada Fang.

I primi minuti della trasmissione sono dedicati ad un analisi sulla veloce ascesa del gioco d’azzardo in Italia: si parte dal 2003 quando nel nostro Paese viene legalizzato il video poker, fino ai giorni nostri dove la fanno da padrone soprattutto le VLT.

Interessante è il passaggio in cui Cobianchi analizza gli incassi che fa lo Stato da ciascun tipo di gioco: il poker online è il gioco meno tassato rispetto ad altri, come per esempio gratta e vinci o new slot machine.

Si passa poi all’argomento della ludopatia, patologia sicuramente da non sottovalutare, e ne vengono discusse le varie cause e i metodi per contrastarla e curarla.

Ed è così che si arriva al tema del poker online: da un’analisi eseguita da Barbara Beltrami, manager di PokerStars, si evince che il mercato è ancora vivo, ma le previsioni di crescita per i prossimi anni non saranno più “in doppia cifra percetuale”.

La parola passa a Giada Fang che subito chiarisce bene la sua situazione parlando di come il poker è diventato il suo lavoro: “Il poker è stata una scleta di lavoro fatta per caso, ma che ho scoperto essere molto fruttuosa. Ho capito che poteva diventare la mia professione perché il poker online non è un gioco d’azzardo, ma è un gioco d’abilità. Ad un livello medio di poker cash game si possono vincere o perdere circa 3.000 euro al giorno.”

Poco dopo entra in scena Carla Solinas che risponde ad alcune domande del giornalista: “Dopo aver trascorso la mia giornata tipo tra mare e sport, la sera mi siedo davanti al computer e da lì inizio i miei tornei fino alle 4 del mattino. Prima di abbandonare il lavoro, mi sono assicurata di avere una rendita costante dal poker: l’abilità supera la percentuale di aleatorietà del gioco. Sicuramente un giocatore bravo lo si vede nel lungo periodo.”

Poi si passa alla analisi sulla differenza tra poker live e poker online e la giocatrice sarda afferma: “Affrontare un avversario dal vivo è più facilie: si possono cogliere segnali di forza o di debolezza. Io al tavolo sono aggressiva nei moneti giusti, così come lo sono nella vita. L’anno scorso tra poker live e online ho messo da parte circa 100.000 euro.”

Insomma l’immagine del poker texas hold’ em ne esce ampiamente riabilitata, rispetto ad altri servizi di inchiesta che non hanno approfondito nel giusto modo il tema: per avere successo nel poker servono soprattutto abilità, studio e applicazione.

L’intera puntata di “NUM3R1” è disponibile sul portale rai.tv.