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Il mondo dei SNG 27max – Vaklam2
Il moderatore di ItaliaPokerForum Francesco “Les” Baldassarri ci introduce al mondo dei Sit’n Go da 27 giocatori, una specialità di cui si parla poco, ma che si gioca tanto. Forse l’unica tipologia di sit’n go che ancora ha traffico costante, almeno su PokerStars.
Dopo la prima intervista al regular “MorganGuru”, ora la parola passa a “Vaklam2“.
Perché i 27 e non il cash o altro? I reg aumentano quasi ogni mese a tutti i livelli, è ancora profittevole massarli?
No! Assolutamente! ROI negativi a tre cifre! Che nessun reg si sogni di venire, salvatevi finché siete in tempo! Alcuni sono già sotto i ponti!
Ok faccio il serio. Un amico l’anno scorso mi consigliò di dare uno sguardo ai 27 di stars, che secondo lui potevo batterli. Era il lontano Giugno del 2012 quando ho cominciato ad affacciarmi timidamente ai €3. Effettivamente il ROI che stavo tirando fuori mi piaceva, e così ne ho fatto col tempo la mia disciplina.
La scelta della disciplina penso che vari fortemente da persona a persona. Io mi ritengo abbastanza bravo a massare (c’è chi mi supera, per carità, ma nel mio piccolo vado comunque fiero del mio 40x e della mia costanza giornaliera), per cui penso che la disciplina del SNG mi valorizzi più del cashgame. Il lungo periodo dei SNG multitavolo è ancora più lungo di quello dei single-table, per cui acquista molto senso giocarli solo se si è in grado di massare parecchio. Ergo per me ha molto senso. Ad ogni modo, a onor di cronaca, ci sono dei progetti in corso che mi porteranno ad affacciarmi anche ad altre discipline in un futuro non troppo remoto.
Come hai plannato il 2013 e come hai pianificato la tua giornata tra grinding/lavoro/coaching/interessi personali? E qual’è il tuo obiettivo in termini di profit+rakeback
Il mio più grande leak è che lavoro in ufficio 36 ore a settimana, per cui non è stato facile organizzare il tutto.
Il plan del 2013 consiste nell’arrivare minimo a 4 milestones (risultato sufficiente), magari a 5 (risultato ottimo) attuando contestualmente level-up costanti, per terminare l’anno su degli stake che mi permetteranno di plannare un eventuale SNE per il 2014. Per farlo mi sono imposto di giocare una sessione di 4 ore OGNI giorno dell’anno (di cui 3 ore di apertura tavoli con Ninja + 1 ora di transitorio discendente) tranne un mese, forse Settembre, che prenderò di pausa. Ad essere sinceri probabilmente farò durare la pausa molto meno, ma non lo so ancora, dipende da come arrivo a Settembre.
La mia giornata parte con una sveglia alle 6:30, lavoro dalle 8:00 alle 16:00, e grinding per lo più dalle 21:00 all’ 1:00. Mi rimangono quelle 5 ore in cui posso svagarmi e dedicarmi alla mia vita privata, ai miei interessi personali, ma soprattutto alla mia compagna. Sabato e Domenica, ovviamente, le ore di svago sono di più, visto che non lavoro.
Visto che me lo chiedi, sì, c’era anche un obiettivo economico: ma non assoluto bensì in termini di guadagno orario. Alla fine dell’anno vorrei che il mio guadagno orario pokeristico superi il triplo del guadagno orario lavorativo. Questo obiettivo è forse uno dei più importanti, ma lascio indovinare il motivo ai lettori. Per la cronaca, contando solo questi primi quattro mesi dell’anno, l’obiettivo è stato raggiunto: €40/h contro €12/h. Visto che non ero ancora neanche Supernova, direi che ci rientriamo ampiamente! Ma aspettiamo fine anno…
Ritieni che avere un coach sia fondamentale per diventare un topreg? Chi è stato o è il tuo? Quanto ha cambiato il tuo modo di concepire il grinding?
Ci sono player che non sono mai stati coachati e che sono fra i migliori topreg di sempre, quindi immagino non sia fondamentale avere un coach. Cionondimeno, se mi domandassi se sia o meno EV+ avere un coach risponderei senza pensarci: assolutamente sì (prezzo permettendo, ovviamente). Credo che il confronto sia sempre EV+, anche se avviene con qualcuno che ne sa meno o quanto te. Con un mentore che ti segue e che ne sa molto di più, il guadagno è immenso.
Il mio salto di qualità l’ho fatto quando contattai Mariano Fiorillo (alias THESPEWER) in quel di ottobre 2012. È un ottimo insegnante e una persona squisita, e con lui ho imparato tantissimo. Lui stesso, in seguito, mi ha passato in altre mani ancor più esperte, per cui tutt’ora sono coachato (e bacchettato) dalla preparatissima Giada Fang (alias Catsniper84), che definire competente sarebbe un eufemismo.
Il mio gioco si è evoluto moltissimo nel corso di questi mesi, e continuo a vedere risultati (continuo anche a fare cappellate, se è per questo, però ne faccio un po’ di meno 😛 ), per cui mi sento di dire che il personal coaching è SEMPRE un buon investimento.
Qual è secondo te, se esiste, il rapporto migliore tra tabling e A-game?
La questione è controversa: per me l’obiettivo è sempre ottimizzare il guadagno orario (calcolato a fine anno per comprendere eventuali milestones), per cui uno può aumentare il multitabling quanto vuole, finché aumenta il guadagno orario. Il che significa che non è necessario giocare per forza il tuo A-game: se il ROI diminuisce ma quei 10 tavoli in più di fanno comunque fare più soldi (con tanto di RB), allora dovresti addarli.
Certo, è molto difficile stabilire un ROI effettivo per numero di tavoli: bisognerebbe fare tutte le prove, giocando almeno 10k sit per ciascuna soglia. Un numero che non riesco a fare in due mesi a 40x, figuriamoci a 10x! Per cui alla fine si tratta sempre di cercare la propria dimensione e sentirsi a proprio agio. Io mi sono fidato del mio istinto e, di volta in volta, ho aggiunto tavoli al multitabling, molto gradualmente, ogniqualvolta avevo la sensazione di potermelo permettere, fino ad arrivare al mio attuale 40x, al quale sono fermo da un paio di mesi.
Per me si tratta di un tablaggio equilibrato, che convoglia tutta la mia concentrazione e non ne richiede più di quanta, al momento, potrei spendere. Detto in parole semplici, ogni sessione, rigorosamente da 4 ore, mi fuma la testa, e alla fine mi sento spossato ma soddisfatto, tipo dopo un allenamento in palestra. Per riassumere, soglia fisica e miglior rapporto fra tabling e A-game sono due cose totalmente soggettive. Ci sono persone che sono arrivate a multitablare 80x… ma secondo me non sono di questo pianeta.
Come ti immagini il futuro del poker e come ti vedi immerso in questo mondo? Cosa pensi del livello che attualmente massi?
Su Stars, ed in particolare sul mio field, la situazione va peggiorando, nel senso che i reg sono in aumento, e ciò fa presupporre che prima o poi il field si saturerà. Tuttavia immagino si raggiungerà una sorta di equilibrio (instabile, ma pur sempre un equilibrio), al quale forse siamo molto vicini. Comunque, parlando del poker online in generale, penso che un reg capace debba essere in grado di reinventarsi in continuazione, andando sempre in cerca di quel tesoro prezioso chiamato edge, disposto a switchare disciplina o room, o anche solo a lavorare di più.
In questo senso, credo che ci saranno sempre lidi dove poter fare profit. Non credo che il poker online morirà, anzi al contrario, credo che si espanderà ancora di più. Il gioco esiste da secoli, e da quando è un business è sempre stato fra i più remunerativi, per cui neanche riesco a immaginare quanto Internet abbia potuto moltiplicare gli interessi di questo tipo di imprenditori.
Forse sto dicendo un mucchio di corbellerie, ma spero proprio di no, visto che, in un futuro non troppo remoto, se continuo a vedere risultati, questo potrebbe diventare il mio lavoro full time… È così che vedo le mie giornate future, divise fra il grindare una disciplina, studiarne un’altra, e magari – chi lo sa – seguire uno o due allievi. Ultimamente si parla anche di .com…