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il 9 Feb 2014

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HUD nel poker online: cosa ne pensano i pro?

HUD nel poker online: cosa ne pensano i pro?

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VPIP, PFR, AF… potrebbero sembrare lettere di un codice fiscale, invece queste sigle sono oggi considerate da molti la chiave per il successo nel mondo del poker online. Alcuni di voi avranno sicuramente familiarità con queste voci, altri probabilmente un po’ meno…

Per questi ultimi chiariamo subito: un programma gestionale come Hold’em Manager o PokerTracker ci fornisce ogni possibile dato statistico sul gioco. La mole di informazioni che ci procura è enorme e ci permette di far luce sul nostro gioco e su quello degli avversari, sia mentre siamo seduti ai tavoli sia nel post-sessione. Ci consente inoltre di fare una sorta di autoanalisi sul nostro stile di gioco e di individuare possibili leak.

Sicuramente non mancano esempi di giocatori vincenti che dichiarano di non aver mai utilizzato questi software, a iniziare da un mostro sacro dell’online come Viktor “Isildur1” Blom.

Viceversa, non basta installare sul proprio pc un simile programma per iniziare a stampare soldi. Occorre prestare attenzione alle statistiche giuste e interpretarle nel modo corretto.

Per molti high-staker, l’uso massiccio e quasi “angoscioso” dei software gestionali è diventato un elemento imprescindibile dal gioco. Altri invece lo considerano una componente quasi dannosa, lesiva della vera natura del poker.

Sulla questione dicono la loro alcuni dei più quotati pro italiani.

Gianluca “pokerbern” Bernardini, top reg cash game e SuperNova Elite di PokerStars per il 2014, confessa:

Non sono un grande esperto di questo tipo di programmi. Diciamo che non sono proprio un novizio, ma neanche capace di sfruttare al 100% le loro potenzialità. Io li trovo estremamente utili, ma è anche facile cadere in errore, se consultati male. Per la maggior parte delle volte, credo di trarre vantaggio dal consultarli, ma ammetto che non sono neanche poche le volte che mi fanno cadere in errore.”

Secondo Bernardini è comunque possibile essere giocatori vincenti senza l’ausilio di questi programmi, ma a una condizione: “Non giocare troppi tavoli: direi che oltre i sei non credo sia possibile, o almeno sicuramente questo è il mio limite”.

Sicuramente più cauti e prudenti di ‘PokerBern’ altri due mostri sacri del panorama pokeristico italiano come Sergio Castelluccio e Max Pescatori.

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Il player campano ammette di utilizzare l’HUD (acronimo di Heads Up Display, visualizza ai tavoli le statistiche proprie e degli avversari) in modo giudizioso:

Io uso regolarmente Pokertracker 4. L’HUD è uno strumento molto utile se lo si sa interpretare bene, altrimenti potrebbe risultare anche controproducente. Sicuramente si vince anche senza questo tipo di supporti, ma credo che l’HUD costituisca un valido aiuto specialmente quando si multitabla.”

Max Pescatori, capitano del team pro Poker Club, ammette invece di non utilizzare questo tipo di software:

Non uso hud né database, solo Sharkscope. Bisogna utilizzare le note con intelligenza. Io uso Sharkscope per vedere se un giocatore è vincente, se di solito siede ai tavoli del livello che stiamo giocando, quanta esperienza ha nella room e altri dati simili”

Chiudiamo la carrellata di opinioni con Alessandro “deiale1983” de Iaco, neo-patchato Pokerstars dopo il trionfo nella TLB 2013:

“Credo che siano molto più importanti ai tavoli cash game che nei tornei, in cui conta maggiormente il flow della partita e l’avanzare dei blind. Sicuramente tutti i giocatori skillati non affronteranno mai le varie fasi dei tornei in modo uguale, indipendemente da ciò che dicono le stats“.

E ancora, riconoscendo l’utilità di questo tipo di software, continua: “Ritengo che siano degli aiuti molto validi da cui non si può prescindere nel poker on line odierno, non utilizzarli significherebbe dare un grande vantaggio alle maggior parte dei nostri avversari che invece li utilizza.”

Insomma, la verità, come spesso accade, sta nel mezzo. I software gestionali ci aiutano e ci permettono di risparmiare tanta fatica ma non rappresentano l’unica strada per il successo. Possono rappresentare un’arma a doppio taglio ma è ragionevole pensare che se si è vincenti senza utilizzarli, lo si potrebbe diventare molto di più utilizzandoli nel modo corretto.

 

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