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Dale ‘Daleroxxu’ Philip e la sua perfetta (ed economica) vita a Bangkok
Avevamo scritto di lui giusto un mese fa quando, in pieno clima mondiale, esultò in modo eccessivo a Marbella per il goal dell’Olanda contro la Spagna, fatto che gli costò il licenziamento in tronco da PokerStars, poker room che lo aveva sotto contratto.
Stiamo parlando di Dale ‘Daleroxxu’ Philip, grinder scozzese giramondo, che, appena ieri, si è preso qualche momento di pausa dal poker e dai viaggi per aggiornare il suo blog scrivendo, appunto, di un viaggio speciale e una terra che, sostanzialmente, lo ha adottato negli ultimi anni: la Thailandia.
Dale ha vissuto a quelle latitudini da inizio 2011 fino a conclusione del 2012 quando, a causa della restrittiva politica di PokerStars nei confronti dei suoi membri, è tornato in Scozia, per proseguire la carriera nel Regno Unito.
Lo shock è stato grande. Disabituato al clima, con vestiti non più adatti alle temperature rigide della sua Edimburgo, è stato costretto, seppur contro la sua volontà, a cambiare sé stesso e il suo stile di vita.
“Sono passato dall’essere felice, socievole e in salute all’esatto opposto. In Thailandia correvo quasi ogni giorno, poi mi facevo fare un massaggio, mangiavo delizioso cibo salutare e uscivo con ragazze molto carine”.
Con uno stato d’animo non dei migliori, dunque, Dale era entrato in un pericoloso vortice: dormiva tutto il giorno, mentre trascorreva la notte a grindare mangiando cibo spazzatura.
Arrivata l’estate e scossosi da questa sorta di letargo, ne ha approfittato per visitare quei paesi europei che ancora non conosceva: Croazia, Slovacchia, Austria, Ungheria e Bulgaria. L’autunno è però arrivato presto e lo stato d’animo è tornato cupo.
Fortunatamente però PokerStars ha allentato la corda e Philip, con l’obbligo però di giocare almeno cinque eventi UKIPT, avrebbe potuto, qualora lo avesse desiderato, lasciare il Regno Unito. Non si è fatto sfuggire l’occasione e poco dopo è salito su un aereo con destinazione Bangkok, dove per due settimane si è stabilito in un hotel sufficientemente comodo per poter lavorare:
Già buon conoscitore della lingua e della capitale, Dale ne ha approfittato per trovare un alloggio in una zona meno turistica e ha scelto poi un hotel adatto a una lunga permanenza: 302 dollari al mese e un ristorante economico, praticamente sempre aperto (l’ideale per un grinder), a portata di ascensore.
Ritrovata la tranquillità, Philip ha poi partecipato al Songkran, ovvero il Capodanno locale, che a detta sua è una festa molto divertente, nella quale l’acqua la fa da protagonista: l’intera città diventa un campo di battaglia per una guerriglia acquatica, tradizione che si ripete da molti anni. Ci si bagna vicendevolmente, in sostanza, per far scivolare via il ‘male’ dell’anno appena trascorso.
Il grinder giramondo, nel frattempo, utilizzando Bangkok come base, è stato a Seoul, Hong Kong, Helsinki, Marbella, Chiang Mai e giusto oggi è partito per un’isola della Malesia. Dopotutto per lavorare gli bastano un laptop e una connessione internet.
A causa di nuove leggi sull’immigrazione, però, sta trovando difficoltà nell’ottenere un nuovo visto turistico, problema che Dale aggirerà frequentando un corso di lingua definito ‘full time’ ma che, in realtà, lo impegnerà solamente per quattro ore alla settimana.
Precisiamo comunque che, a oggi, giocare a poker online in Thailandia è considerato illegale, quindi chi si trasferisce nel paese asiatico per grindare professionalmente dovrebbe essere a conoscenza dei pericoli ai quali può andare incontro.