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Talal Shakerchi, campione ME SCOOP: “Ho edge perché il denaro per me non è importante come per gli altri…”
Il poker non è la sua professione, la maggior parte dei suoi soldi Talal Shakerchi, britannico non più giovanissimo, li guadagna quando fa il businessman: ha un patrimonio, infatti, di 1,5 miliardi di dollari.
Col nickname ‘raidalot’, che lo accompagna da diversi anni, ha vinto pochi giorni fa il Main Event High dello SCOOP su PokerStars.com, incassando un premio di 1.468.000 dollari. Avrebbe stravolto la vita a tanti, non di certo a lui.
Sia chiaro, non è la classica ‘balena’ che non sa quello che fa al tavolo, anzi, Talal è una persona che conosce a fondo il poker e, come in altri campi, fa di tutto per rimanere sempre aggiornato e… vincente.
Lo ha intervistato dopo il successo il collega di PokerListings Lee Davy, che conosce personalmente Shakerchi.
“Non è il torneo più grande che ho vinto – commenta il britannico – per numero di avversari battuti, ma lo è per il prizepool. Alcuni anni fa vinsi un titolo SCOOP superando oltre 5.500 player, allora fu ancor più soddisfacente, perché fu complesso vincere un mtt con un field così enorme”.
Pochi festeggiamenti per il campione SCOOP, visto che avendo finito di mattina, e avendo tralasciato il lavoro per giocare, si è dovuto rimettere subito al computer cambiando però obiettivo.
“Non appena ho finito, ho controllato le e-mail, poi ho dovuto preparare alcune cose per delle riunioni…”.
Come già accennato, lui non lascia nulla al caso, infatti si applica al texas hold’em con l’approccio di un professionista, studiando e osservando chi ha più skill. In carriera vanta tre titoli SCOOP e 38 in the money, più 2.600.000$ ottenuti in tornei dal vivo.
“Credo di avere edge in alcune situazioni – analizza con lucidità Shakerchi – perché per me il denaro non ha lo stesso significato che può avere per i miei avversari. Presto attenzione come gli altri perché sono competitivo e voglio vincere, però non ho la pressione extra dei soldi, che fa la differenza quando stai giocando una bolla importante o le fasi finali di un torneo major. Coloro che soffrono certi payout non dovrebbero giocare determinati tornei perché sono svantaggiati, ma inevitabilmente lo fanno”.