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“Attenti alla batteria del cellulare!” Disavventura al FT del Challenge: prova a connettersi dal mobile di un amico ma scatta il blocco dell’account
Attenzione alla carica del cellulare! Non monitorare il livello della batteria può costare davvero molto caro…
Il player Luca ‘JIIIIIIMJ’ Rivetti lo ha imparato a proprie spese, trovandosi fuori casa mentre andava deep in un torneo, e senza portarsi appresso il caricabatterie.
Lo smartphone dal quale stava giocando si stava scaricando, Luca allora ha tentato di proseguire il torneo da un altro telefono chiesto in prestito per l’occasione, ma le cose non sono andate come sperava.
“Mi trovavo 11 left al Sunday Challenge, avevo 1.150.000 chips su blinds 25.000/50.000, quindi era ancora giocabilissimo. Stavo giocando dal telefono mentre stavo partecipando a un Cash Game live fuori casa. La batteria scende al 2% e chiedo a un amico di prestarmi il cellulare per poter completare il torneo, ma una volta effettuato il login, mi appare subito questa schermata.”
“E così mi sono trovato a guardare il mio Final Table con €5.150 in palio al primo proseguire mentre ero in sit out. Ovviamente esco 9°.”
Ovviamente una misura precauzionale della picca rossa per evitare fenomeni come l’account sharing.
“Ho scritto subito al supporto di PokerStars raccontando la verità, ovvero che avevo il cellulare scarico e ne ho chiesto in prestito uno ad un’altra persona, mi hanno chiesto in che rapporti fossi con lui, ho detto che era un mio caro amico… Il giorno dopo me l’hanno sbloccato (senza nemmeno scusarsi) accreditandomi i €319 del nono premio.”
Una situazione spiacevole, soprattutto perché le opportunità di fare una deep run in un torneo così non sono poi tante.
“Secondo me questa non è tutela… Bisognerebbe far finire il torneo e fare successivamente le dovute indagini, non possono bloccare così un torneo, falsando poi anche il tavolo finale dove tutti giocavano per i miei blinds. Poi per come la vedo io, accreditarmi i €319 è come ammettere che non c’è stata alcuna irregolarità. Una volta lì io avrei giocato per i €5.000… non so quando mi potrà capitare di nuovo di arrivare al tavolo finale di un torneo con 4.000 iscritti. Ma mi domando cosa dovrebbe fare una persona che si trova fuori casa con il telefono scarico. La cosa peggiore è che non c’è possibilità di contattare il supporto telefonicamente, avrebbe agevolato sicuramente tutto.”
L’account è poi stato ripristinato in meno di 24 ore, ma Rivetti, evidentemente scottato dall’accaduto, decide di cashouttare il suo bankroll e di procedere alla chiusura del conto gioco su PokerStars.
Naturale che al suo posto dell’amaro in bocca sia inevitabile. Ma i termini di gioco di PokerStars parlano chiaro, e la particolare attenzione con cui la picca rossa monitora il gioco per cogliere eventuali infrazioni, come l’account sharing in questo caso, non può che essere ancora una volta elogiata.
Aggiornamento
In seguito ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute in redazione, abbiamo potuto constatare che un altro giocatore, in passato, ha ‘braggato’ su Facebook con lo stesso nick con cui Rivetti è arrivato al tavolo finale del Sunday Challenge. Ecco un esempio dei tanti che potremmo allegare:
Abbiamo chiesto spiegazioni a Luca ma siamo ancora in attesa di una risposta.
Alla luce di questi screen la misura della security di PokerStars sembrerebbe in tutto e per tutto fondata.