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Liquidità condivisa – Da noi si aspetta il bando mentre i francesi sono quasi pronti: “Prime partite tra pochi mesi”
Come procedono i preparativi in vista della prossima liquidità condivisa europea?
La curiosità giustamente è tanta, da quando è stato firmato lo storico accordo di luglio tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo.
Abbiamo capito che la liquidità si farà, ma in queste settimane si sta cercando di comprendere meglio quali sono i tempi richiesti e i dettagli da limare.
Fin da subito si è ipotizzata come data di lancio la fine del 2017 o l’inizio del 2018. I giorni passano e più o meno la previsione resta invariata.
Tra i quattro Paesi, quello più indietro a quanto pare è proprio l’Italia. Se nelle altre nazioni infatti sono già stati pubblicati i documenti utili ai nuovi concessionari, da noi si attende la data indicativa del 25 settembre.
Entro l’ultima settimana del mese verranno aperte le procedure per il bando di gara. Dovranno essere rinnovate le vecchie concessioni e sarà aperta una finestra per i nuovi operatori interessati.
Saranno messe all’asta, per la precisione, 120 concessioni dal costo base di 200.000€ l’una. L’incasso previsto da parte dello stato è di 24 milioni secondo l’agenzia specializzata Agimeg.
Tra le room interessate ci sono sicuramente PokerStars e la francese Winamax, ma dovrebbero essere coinvolte anche realtà asiatiche come Pinnacle e MarathonBet.
Nel frattempo arrivano buone notizie da Londra, dove si è tenuto il World Regulatory Briefing ‘Responsable Gambling’.
A margine dell’incontro ha parlato Clement Martin Saint-Leon, heads of consumer protection dell’Arjel, autorità che regolamenta il gioco online in Francia.
Saint-Leon ha spiegato: “Lo scorso mese di luglio abbiamo siglato un accordo per dare vita alla liquidità internazionale nel poker. Ciascun Paese ha ora il compito di redigere le regole tecniche per consentire lo svolgimento delle prime partite con liquidità condivisa. E’ infatti necessario depositare un dossier per omologare le regole tecniche.
Noi come Arjel stiamo lavorando e siamo quasi pronti. Non conosco lo stato dell’arte degli enti regolatori degli altri Paesi, ma ritengo plausibile che per fine 2017 si potranno giocare le prime partite di poker tra i giocatori di questi quattro Paesi, al massimo nella prima metà del 2018”.
Come detto le tempistiche sembrano dunque confermate. Speriamo che non ci siano rallentamenti