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Renato Hysenbelli, out settimo al Million: “I tornei sono così, stavolta non ho rimpianti”
Diversi regular già noti alle cronache pokeristiche sono arrivati fino al final table del Sunday Million.
Tra coloro che si meritano i nostri complimenti c’è il settimo classificato: Renato ‘RenatoBelli’ Hysenbelli, 27enne di origini albanesi che abita in provincia di Milano.
Abbiamo contattato Renato poche ore dopo il final table e ci aspettavamo di trovarlo deluso per aver sfiorato il colpaccio a sei cifre.
Ci ha risposto invece sorprendentemente soddisfatto e tranquillo. Sentitelo: “I tornei sono così. Sono contento, anche se ero chip leader poco prima del tavolo finale. Non ho commesso errori nelle fasi decisive e quindi non ho nulla da rimpiangere.
Non come quella volta nel 2015 in cui mi piazzai decimo all’IPO di Campione, per colpa di una mano sbagliata contro Salvatore Bonavena“.
Renato parla così perché è un regular dei tornei live oltre che di quelli online. Ecco la sua storia: “Da quando ho finito la scuola mi sono sempre mantenuto con il poker e spero di farlo ancora per qualche anno.
Ho iniziato per scherzo quando avevo solo 16 anni, giocando cash a caso con gli amici a limiti 5/10 centesimi. Durante l’ultimo anno di scuola superiore ho depositato 20€ su PokerStars, li ho persi e ho lasciato stare.
Poi mi sono riavvicinato al poker soprattutto grazie ai live. Mi dedico sia ai tavoli dal vivo che a quelli virtuali, diciamo che vado a periodi.
Nei periodi in cui gioco live mi limito a grindare online solo la domenica e il lunedì. Prediligo gli mtt ma se becco un tavolo cash interessante non mi tiro indietro, anche se lì non sono preparatissimo.
La cosa più importante, oltre all’esperienza, è restare in contatto con amici e giocatori bravi. Ho fatto in passato anche un po’ di coaching con Simone Oddo che mi è servito molto“.
Tornando al Sunday Million, Renato rivive le due nottate di gioco: “Nel Day 1 ho fatto solo due taglie dal valore minimo per un totale di 125€ e ho chiuso la giornata con 177k.
Nel Day 2 sono riuscito a prendere un paio di taglie importanti di giocatori corti. Nella prima ho vinto con Q-J contro 8-9, nella seconda con 10-10 contro 3-3. Mi sono ritrovato così chip leader a dodici o tredici left.
Al tavolo finale però Briotti è arrivato da chip leader con 30 milioni. Erano le 6:00 del mattino circa. A nove left aveva addirittura 40 milioni mentre il secondo si fermava a 18 e gli altri a 10, 8, 6…
Briotti ha esagerato un po’ secondo me, si è preso dei marginali superflui. Forse a lui non cambiava tanto, essendo un giocatore di lunga data.
Io sono rimasto corto perdendo con Q-Q contro A-Q di ’94anto94′ (vincitore del torneo) che dopo una mia apertura fatta da UTG ha istantaneamente pushato circa 15 bui. Forse è stato un po’ avventato. Sul flop è sceso l’asso. La struttura non era più giocabilissima e mi sono dovuto limitare a ‘sciacallare’ due posizioni’.
Poi ho continuato a seguire il tavolo da semplice spettatore. Tifavo per Luca ‘KILLUCK’ Daelli, che ho conosciuto a Campione. Meritava di vincere. Il primo classificato probabilmente è un ragazzo che gioca da poco, è stato bravino ma ha anche fatto diversi errori“.
Abbiamo chiesto a Renato se consiglierebbe ad altri giovani di provare a fare il suo stesso lavoro, quello del poker pro. Sentite cosa ci risponde:
“Provarci ci sta, ma ci vuole davvero tanta pazienza. Anche un giocatore skillatissimo può trovarsi ad affrontare un periodo buio dove non vince mai.
Io non mi reputo il re del mindset, tante volte sono stato scoppiato in colpi che spostavano parecchio. In questo Million però ho poco da recriminare, la run mi ha accompagnato fino al settimo posto. Faccio i complimenti al vincitore e al runner-up soprattutto“.
Chiudiamo con la domanda di rito che si fa a tutti i giocatori, ovvero quella relativa ai prossimi impegni e ai piani futuri: “Sicuramente giocherò il prossimo IPO a Campione d’Italia; è un torneo immissabile per ogni reg. Inoltre grinderò un po’ di più online con i soldi del Million“.