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La chimica della motivazione e come riaccenderla ai tavoli da poker
Pubblichiamo un interessante intervento di Vito Barone, Head Coach della scuola Spin Legends, sulla chimica della motivazione e su come riaccenderla per dare il massimo ai tavoli da poker.
Per i PPP, o per chi arrotondi tramite il poker, esiste una skill fondamentale per affrontare al meglio le “avversità” del giochino e continuare a studiare e grindare per raggiungere i propri obbiettivi. Stiamo parlando della motivazione.
Abbiamo due tipi di motivazione:
1- estrinseca alla attività stessa, per esempio ricevere riconoscimenti dalla comunità pokeristica, sponsorship, vincere soldi, essere ritenuto un top player…
2- intrinseca, laddove il soggetto trova l’attività stessa gratificante, stimolante e interessante di per sé e prova soddisfazione nel sentirsi sempre più competente.
Qualsiasi sia la motivazione è fondamentale che esista per rendere al meglio nel lungo periodo. Purtroppo però ci sono dei periodi in cui per vari fattori questa motivazione può venire a mancare; il mio suggerimento per ritrovarla è partire da se stessi.
Intendo dire che, se riusciamo a ritrovare il modo di essere felici, ci ritorneranno la voglia e la motivazione di continuare a giocare a poker.
Ci sono una serie di sostanze endogene che se stimolate nel modo giusto possono riaccendere la motivazione, ma soprattutto renderci felici. Il che, alla fine, non è altro lo scopo di tutti: quando siamo felici possiamo fare tutto! Vediamo queste sostanze.
1) Dopamina
La dopamina è un neurotrasmettitore detto anche ormone della felicità. Fondamentale per tante cose, mi soffermo su quelle relative al poker:
– Sensazione di piacere, grosso appagamento: quindi utile per predisporre nel modo giusto la nostra giornata di lavoro (grinding)
– Meccanismo della ricompensa: la dopamina predice la ricompensa, nel senso che ci dà la giusta motivazione per raggiungere i nostri obiettivi, fondamentale per un giocatore di poker.
– Attenzione: bassi livelli di quest’ormone sono associati a distrazione e incapacità di concentrarsi.
– Memoria: la dopamina è fondamentale soprattutto per stimolare la memoria a breve termine, che ci consente di immagazzinare ed elaborare dati e concetti fondamentali nelle nostre attività quotidiane.
– Apprendimento: alti livelli di dopamina sono associati ad un’elevata capacità di apprendimento, favorita anche dalla stimolazione della memoria.
– Sonno: quest’ormone regola il ritmo circadiano dell’organismo, favorendo l’alternanza sonno/veglia e vi ho già parlato in passato quanto sia fondamentale il sonno per la nostra attività.
– Umore: così come la serotonina, questo neurotrasmettitore è in grado di influire sul tono dell’umore, determinando uno stato di generale benessere psicofisico, condizione ideale per iniziare una sessione.
Ci sono dei metodi naturali per stimolare la produzione di dopamina:
a) Attivitità fisica: 30-40 minuti di attività aerobica giornaliera o camminata è sufficiente.
b) Ascoltare musica.
c) Attività sessuale.
d) Il raggiungimento di obiettivi anche piccoli (esempio banale: finire un puzzle, cruciverba, o nel nostro caso un numero prefissato di spin giornalieri mantenendo il focus, ma anche piccoli obbiettivi giornalieri) aumenta il senso di gratificazione e di conseguenza stimola la dopamina.
e) Meditazione e yoga portano un maggior flusso di sangue al cervello e rilassano mente e corpo.
f) Curare le amicizie e ridere sono attività fondamentali per la produzione di tale sostanza e portano piacere e benessere.
2) Endorfine
Le endorfine recano un senso di piacere e di benessere. Queste sostanze ci permettono di continuare a lottare quando siamo sotto stress, niente di meglio per un giocatore di poker!
Ed ecco come stimolarle: fare sport (qualsiasi tipo, basta che sia continuo e prolungato per almeno 30 minuti), gustare il proprio cibo preferito (il cioccolato è un esempio classico, ma valido), ascoltare musica durante il giorno, abbracciare e baciare qualcuno a noi caro (ha un impressionante impatto sulla produzione di endorfine), accarezzare un animale domestico, sorridere, sentire alcuni profumi tra i quali lavanda e vaniglia (aiutano a ridurre l’ansia e rilassarci prima di dormire), ballare.
3) Serotonina
La serotonina è detta ormone del buonumore della felicità. Svolge numerose funzioni e interviene nella regolazione di importanti processi fisiologici quali il ciclo sonno/veglia, il senso di fame/sazietà, la motilità intestinale, il tono dell’umore, la memoria e il desiderio sessuale.
Viene stimolata dal Sole, dai massaggi, dall’attività sessuale, dall’attività fisica, dalla socializzazione, da yoga e meditazione.
4) Adrenalina
A piccole dosi l’adrenalina serve a darci stimoli che causano effetti positivi. Quindi uscire dalla propria routine e confort zone ogni tanto è salutare, ma attenzione perché è uno stress per il nostro organismo e la stimolazione prolungata ha effetti nocivi e contrari al nostro obbiettivo.
Insomma: può il benessere avere una formula chimica? Forse sì, e chissà che questa non sia la chiave per migliorare definitivamente il nostro gioco al tavolo!
Vito Barone
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