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Logico risponde alle perplessità: la liquidità internazionale è già prevista da anni!
Dopo gli attacchi delle scorse settimane, la liquidità condivisa viene difesa a spada tratta da parte di Logico, Associazione che riunisce il 70% degli operatori punto it (bet365, bwin, betfair, betsson, Pokerstars, Tombola, William Hill, Winga, Sky bet).
In una nota stampa firmata dal presidente dell’Associazione Moreno Marasco (bwin) e dal vice Marco Trucco (PokerStars), i concessionari dissentono fortemente con le “posizioni contrarie a questo sviluppo, motivate dal fatto che la regolamentazione degli altri paesi europei interessati non sarebbe sufficientemente restrittiva in confronto a quella italiana”.
I pericoli inesistenti
Seconodo Logico i pericoli per il riciclaggio paventati dai detrattori del progetto, semplicemente non esistono:
“Garantire la compliance antiriciclaggio è una parte essenziale dei requisiti necessari all’ottenimento della concessione per il gioco online in Italia e lo stesso accade anche in Spagna, Francia e Portogallo, le nazioni che saranno interessate dalla liquidità condivisa. Gli operatori legali utilizzano appositi team specializzati e le più avanzate tecnologie per garantire il rispetto di tali misure, inclusi i processi previsti di KYC (Know Your Customer) e analisi dei flussi finanziari”.
E lo stesso accadrebbe con i pericoli per le frodi secondo alcuni derivanti dall’allargamento della liquidità:
“In merito alle possibilità di frodi, la liquidità condivisa non comporterebbe alcun rischio ed anzi, aumenterebbe le tutele per i giocatori. Infatti più grandi sono le dimensioni dei network controllati, più è possibile identificare rapidamente i giocatori che tentano di colludere o di frodare gli altri. Il motivo è statistico: più la platea dei giocatori è grande, minori sono le possibilità che due giocatori conniventi si possano sedere allo stesso tavolo frequentemente senza che l’anomalia venga intercettata dai software appositi. Gli operatori internazionali, inoltre, spesso possiedono licenze e concessioni in molti Paesi che sono soggette a verifica di condotta ed hanno ogni interesse a espellere i giocatori rei di tali attività.”
Il punto it doveva durare 12 mesi
Nel comunicato Logico prosegue spiegando che la possibilità di estendere la liquidità del poker online fuori dei confini italiani era già esplicitamente prevista dalla Legge Finanziaria del 2005.
E c’è molto di più, perchè in origine la chiusura ai confini nazionali doveva essere solamente temporanea:
“La previsione di restringere la liquidità allo spazio nazionale era stata introdotta solo come una misura temporanea e “sperimentale”, della durata “fino a 12 mesi” dall’autorizzazione della prima piattaforma. Il regolatore citava ‘implicazioni ed impatti di carattere amministrativo e tecnico’ come unico ostacolo all’adozione immediata della misura”.
Gli Operatori di Logico spiegano dunque le loro aspettative:
“Tale termine è trascorso ormai da 9 anni e i problemi individuati allora sono stati risolti. Di conseguenza, c’è quindi una forte aspettativa del settore affinché questa soluzione sia finalmente introdotta”.
Prima mtt e poi cash?
Il comunicato stampa esamina poi le critiche sulla mancata apertura alla liquidità condivisa di altri giochi. Nel 2016 il poker online ha rappresentato lo 0.72% della spesa di gioco in Italia (138 milioni su un totale di 19,069 milioni) e per Logico l’allargamento del mercato del poker online non incrementerà il perimetro dei giochi.
Arriva poi una indicazione su quelli che potrebbero essere i due step successivi per la partenza della liquidità internazionale:
“In modo particolare è per il gioco del poker in forma di torneo, quindi la forma di poker dove la componente ricreativa è maggiore ed è riconosciuto come gioco di abilità a tutti gli effetti, che la liquidità internazionale è necessaria per creare un bacino di utenti sufficiente. Gli operatori di LOGiCO ritengono che la valutazione dei regolatori internazionali sulla possibilità di lanciare la liquidità internazionale senza rischi per i propri cittadini sia totalmente corretta. Tuttavia, se il legislatore italiano volesse esercitare un’ulteriore misura di cautela, suggeriscono di valutare l’opportunità di introdurla a partire dal poker in forma di torneo, e di estenderla al cash game dopo una verifica dei risultati e delle eventuali criticità riscontrate”.
Conclusioni
In chiusura di comunicato LOGiCO ribadisce il sostegno al regolatore italiano e all’accordo siglato “con altre Autorità che condividono l’obiettivo di mantenere la competitività di un gioco come il poker, ormai marginale in termini di spesa, ma importante per presidiare la legalità, sviluppare la competizione internazionale e la scelta dei consumatori”.
Gli operatori della Associazione auspicano “che agli argomenti tecnici contro l’accordo siglato da ADM sia data risposta dai regolatori stessi e ADM possa procedere al completamento del lavoro svolto. Qualora si ritenesse opportuno introdurre misure temporanee, una valida opzione potrebbe essere quella di iniziare ad attivare la liquidità condivisa solo per i tornei“.