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il 23 Gen 2018

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Luca Alunni Guiducci, il pro viaggiatore: “Ora che grindo gli Spin ho vinto il Sunday Special”

Luca Alunni Guiducci, il pro viaggiatore: “Ora che grindo gli Spin ho vinto il Sunday Special”

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Nerd, competitivo e viaggiatore.

Così si descrive Luca Alunni Guiducci, pro del ‘punto it’ che ha deciso di regalarsi la sua prima vittoria al Sunday Special in un giorno speciale.

Luca infatti proprio oggi compie 28 anni e ha festeggiato la ricorrenza shippando una premio da oltre 23mila euro! Non male davvero.

Lo abbiamo allora subito contattato per farci raccontare tutto sull’exploit e sulla sua vita da pokerista. Abbiamo scoperto che al momento Luca si trova a Budapest.

Sentite cosa ci dice il player umbro: “Vengo da Perugia ma mi piace molto viaggiare. Faccio il poker pro da 3/4 anni e l’aspetto che mi piace di questo lavoro è proprio legato alla libertà di spostarsi. Un professionista può tranquillamente girare l’Europa e continuare a grindare.

    Io per esempio ho giocato per un annetto da Londra. Ora da un paio di settimane mi trovo a Budapest con un amico. Giochiamo solo sul ‘punto it’ ma teniamo un occhio bene aperto sulla nuova liquidità che è nata tra Francia e Spagna“.

    Luca tempo fa era un torneista ma recentemente ha cambiato disciplina: “Da quattro mesi circa ho iniziato a studiare e massare gli Spin & Go di PokerStars.

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    Gioco solo tre tornei a settimana, ovvero Sunday Special, Sunday Evening e il NoS del giovedì. Incredibilmente proprio in questo momento della mia carriera è arrivata la vittoria allo Special!

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    Lo scorso anno ero arrivato terzo nel più ricco domenicale di Stars e stavolta ho messo in riga tutti. Sono contentissimo anche perché non è stato facile.

    Mi sono presentato al Day 2 tra i primi del count, ho fatto subito tante chips in piatti uncontested e poi ho avuto un paio di cooler favorevoli.

    Nelle fase finali però il field era tostissimo. C’erano tanti reg bravi che conosco, come il runner-up Stevanato. Per fortuna il redraw mi ha premiato, ho avuto tavoli facili rispetto alla media.

    Tra alti e bassi sono arrivato al final table, dove avevo una buona posizione. Ho vinto parecchi piatti uncontested anche lì, rubando i bui.

    Una delle mani più importanti per me è stato quel colpo che ho vinto con A-A contro Q-Q quando avevo 15 bui. Poi tutto è finito quando Stevanato ha deciso di fare un hero-call contro di me con un pessimo timing, visto che avevo colore second nuts.

    L’action è andata più o meno così. Io limpo con K-4 suited, lui isola e io chiamo. Flop K-5-2 con due picche. Lui checka, io betto pesante e lui chiama. Al turn scende tipo un 9 di picche e lui poi mi snappa con 8-8.

    Insomma incasso questo premio che magari non mi ‘sposta’ tantissimo ma decisamente aiuta. Diciamo che ho avuto un motivo in più per far festa oggi“.

     

     

    Come vedete il grafico di Luca su PS.it è salito ultimamente sopra i 100mila euro incassati. Un ulteriore motivo per non smettere col grinding.

    Luca ci svela qualche dettaglio in più sulla sua storia personale: “Ho studiato un paio di anni economia all’università. Andavo bene ma non avevo più voglia di continuare. In quel periodo mi sono messo a grindare seriamente.

    Per me è stato abbastanza naturale, visto che mi piacciono tutti i tipi di giochi. Per esempio sono appassionato di boardgames, ovvero di giochi da tavolo. Mi piace l’atmosfera rilassata che creano. Diciamo che sono un nerd e che sono competitivo in tutti i campi.

    Anni fa frequentavo tutte le room italiane. Poi però ho avuto modo di giocare sulle room straniere da Londra e così quando sono tornato sul ‘punto it’ mi sono concentrato solo su PokerStars, perché ero ormai abituato ai field importanti e a ricchi montepremi.

    Ora comunque mi dedico quasi esclusivamente agli Spin, che richiedono tanto studio e l’uso dei software di supporto. Ne vale la pena, gli Spin sono profittevoli e ti permettono di fare orari umani durante la giornata, non come i tornei”.

    Chiudiamo con qualche pensiero di Luca sul futuro e sul poker live: “Ho intenzione di continuare a fare il poker pro fino a quando mi divertirà e non mi peserà più di tanto studiare. Il nostro è un mercato che cambia continuamente, perciò non si può mai fare piani certi a lungo termine.

    Il live non l’ho mai frequentato più di tanto. L’anno scorso ho giocato un IPO a Campione e mi sono reso conto che dal vivo non gioco bene come faccio online. Il ritmo live è troppo lento, uno come me tende poi ad annoiarsi e quindi ad aggredire troppo in certe mani.

    Comunque una trasferta ogni tanto non mi dispiacerebbe, la vedo come una vacanza dove si può tentare il big shot. Cercherò di organizzarmi anche per questo“.

     

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