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Tutta la gioia di ‘ELVISn.1’: “Il Sunday Special era diventato un torneo maledetto per me”
Il blog di PokerStars.it ha pubblicato nei giorni scorsi un’interessante intervista a ‘ELVISn.1‘, regular di lunga data che ha vinto il primo Sunday Special di questo mese di giugno!
Scopriamo così che dietro a quel nick si cela un giocatore non professionista che però si è applicato con molta determinazione per migliorare negli ultimi anni.
Ne è passato di tempo dalla sua vittoria nell’evento 9H dello SCOOP del 2011. Lo stesso ELVIS racconta cosa ha combinato nel frattempo:
“In questi anni ho continuato a giocare a poker e a lavorare nel mondo della ristorazione, anche se nell’ultimo anno e mezzo mi sono concentrato di più sul poker ottenendo buoni risultati. Ci sono molti players che amano postare i loro grafici. Io la penso diversamente, ad esempio su Sharkscope ho messo i lucchetti!
Posso solo dire, per amore della verità, che da quando gioco sono andato in perdita solo un anno, di circa 7.000 euro nel 2016. Da lì ho fatto un percorso di crescita personale rimettendomi in discussione, cambiando alcune linee del mio gioco e avendo soprattutto un diverso approccio mentale. E i risultati non sono mancati. Il Sunday di questo mese è la ciliegina sulla torta.
Per riallacciarmi agli eventi SCOOP, con i quali ho un feeling particolare, ho fatto un’ottima edizione anche nel 2018, classificandomi settimo nella leaderboard, nonostante non avessi partecipato ai 4 tornei di Omaha e saltato altri 4 di Hold’em (solo con i 40 punti di partecipazione ai tornei avrei chiuso al terzo posto, senza contare eventuali piazzamenti). Purtroppo ho fatto solo un 2° ad un torneo Low e sono arrivato 5° all’heads up Low. Diciamo che mi è mancata la zampata vincente verso la fine“.
Veniamo al racconto del Sunday Special vinto: “Chiaramente è stata una sensazione di gioia che ho condiviso con mia moglie e mio figlio svegliandoli, ma anche di liberazione per aver vinto il Sunday Special dopo averci provato per lungo tempo. Per me era diventato un torneo maledetto, un’ossessione. Ero arrivato molto vicino alla vittoria anni fa, posizionandomi due volte al final table e ultimamente mi sono avvicinato spesso, ma poi qualcosa è sempre andato storto“.
Stavolta l’esito è stato vincente: “Il primo giorno ho chiuso con circa 25 bui, ma nel secondo ho iniziato ad ingranare.
A 13 left, mi trovo nel tavolo da 7 con alla mia sinistra il regular Giacomo ‘James90511’ Grossi. I bui sono 10.000/20.000 ante 2.500, io sono di bottone e apro con KK; lui da SB 3-betta, 4-bet mia e all-in finale suo da circa 50 bui con A-Q. Call e board liscio fino al river, quando si è materializzato un A! Lui è schizzato a oltre 2 milioni di chips e io sono sprofondato a 66.000 chips, ovvero 3 bui!
La mano successiva spillo A-7 e metto i resti, il BB ovviamente chiama e io raddoppio. Poi faccio altri due all-in senza call e mi ritrovo con 12 bui. Non mi sembrava vero, perché in queste situazioni di short stack do il meglio di me stesso. A questo punto ho avuto la fortuna di spillare A-A: apro miniraise 40.000 da UTG (avevo 242.000 chips), per fortuna un giocatore poco esperto (in quella situazione si poteva capire che avevo una mano fortissima) mi chiama dal bottone con K-Q e vede anche il BB. Il flop è 8-9-T, vado all-in diretto con le ultime 200.000 chips e il bottone vede con gutshot e due overcard; nessuna sorpresa, raddoppio e mi rimetto in sella.
Un’altra mano che reputo decisiva arriva al tavolo finale, quasi all’inizio. Dopo una decina di mani, apro a 50.000 da middle position con stack di circa 620.000. Ho A♦3♦, il BB con stack triplo del mio difende. Il flop recita 3♥6♣5♠ e io checko dietro. Al turn un 8♠ sul quale il BB donkbetta e io chiamo. Al river scende un mattone 2♥, lui donkbetta ancora quasi il pot mettendomi pressione. Ci penso un po’ e giungo alla conclusione che potrebbe essere in bluff; chiamo e lui mostra Q-7, scala mancata che mi fa incassare un bel pot! Avessi perso questa mano sarei precipitato a 9/10 bui.
Da lì ho preso piena fiducia ma devo onestamente ammettere che, a parte ‘James90511’ che per tutto il torneo è stato sempre in posizione nei miei confronti, senza nulla togliere agli altri giocatori con cui mi complimento per il risultato raggiunto, non era un tavolo finale che presentava grosse difficoltà.
Rimasti in tre propongo di vedere le cifre, aggiungendo che lo avrei fatto solo in quel preciso momento o mai più, malgrado in quell’istante avessi 4.500.000 circa e ‘James90511’ e ‘Salvenee’ a 3.6700.00 circa. James però non accetta. La mia proposta era semplicemente per limitare la varianza, per parare eventuali colpi della malasorte.
Fatto sta che si continua a giocare e io sbaglio una lettura proprio su ‘James90511’, dopo che avevo aperto con Q♠Q♦ da bottone e lui visto con 4♠4♣ da sb. Il flop è T♣9♠K♦ sul quale andiamo in check tutti e due (e qui sbaglio a non fare la continuation bet). Al turn scende proprio un 4♦: io punto 160K, lui mi tribetta a 529K. Decido di chiamare, così come al river quando lui mi piazza una bet superiore al pot. Chissà perché, ma in quello spot mi ero fissato che volesse farmi credere di avere scala con Q-J (io avevo doppio blocker in quel caso) e così la situazione per me è precipitata un’altra volta.
Rimasti in heads-up compio il mio secondo miracolo della serata. ‘James90511′ parte con circa 9.500.000 di chips; io ne circa 1.600.000, pari a 20 bui che mi danno ancora un po’ di margine di manovra.
Mi rimetto in careggiata raddoppiando con Q-J contro 8-8; poi, piano piano, ribalto la situazione e si arriva alla mano finale, questa volta a parti invertite. Da corto mette i resti con A-7, io chiamo con K-Q; K al river e riesco a vincere questo benedetto Sunday Special!“.
Ultimamente ‘ELVISn.1’ si è dedicato con successo anche al live: “Diciamo che io sono un giocatore prettamente di mtt online. A volte apro qualche Spin & Go, quando sto giocando solo un torneo. Il poker live lo pratico da poco, da un anno e mezzo, a parte un’apparizione fugace nel 2012 a un IPT, proprio nel periodo in cui ho iniziato ad avvicinarmi al gioco più professionalmente. Malgrado abbia finora partecipato a pochissimi tornei live, sto raggiungendo discreti risultati.
Da poco partecipo all’IPO, dove ho sfiorato un tavolo finale a gennaio. La prima volta è stata ad ottobre 2016 e, se si escludono le prime due apparizioni, sono quasi sempre arrivato a premio.
Le prime volte ero un po’ spiazzato. E’ proprio vero che il live è diverso dall’online! Devo dire onestamente che, superato l’impatto iniziale, mi trovo meglio nel live; la struttura dell’IPO, ad esempio, è molto giocabile e il field onestamente è abbordabile. Un giocatore che viene dall’online, con milioni di mani alle spalle e abituato a giocare spesso con 20/30 bui, se capisce il tipo di tavolo che ha di fronte, secondo me si trova in vantaggio rispetto alla maggior parte dei giocatori live. Ad eccezione naturalmente dei professionisti.
Il ritorno di PokerStars nel live in Italia naturalmente non può che essere positivo per tutto il movimento. Spero che la direzione sia quella di organizzare più spesso tornei prestigiosi“.
L’intervista si chiude naturalmente con qualche accenno al futuro: “Con i soldi vinti al Sunday Special farò dei regali alla mia famiglia rimanendo sempre con i piedi per terra! Magari investirò in un torneo live da €1.100 a Barcellona il 22 Agosto, cosa che in verità avevo già programmato.
Colgo l’occasione per dare un grosso bacio a mia moglie che è la mia prima tifosa ed è merito suo se questi risultati sono arrivati. È stata lei a farmi scoprire anni fa questo gioco, regalandomi un libro e scaricandomi il programma di PokerStars, visto che io sono davvero poco pratico di computer“.