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Doug Polk conferma l’addio al poker: “Il sogno è ancora vivo, ma dopo dieci anni non mi diverto più”
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Qualcuno ha pensato a uno scherzo o a uno sfogo qualche settimana fa.
Ma l’addio al poker di Doug Polk non sembra proprio rientrare tra le fake news che oggi circolano così spesso. Ci ha pensato lo stesso campione americano a confermare la notizia attraverso un nuovo video pubblicato pochi giorni fa.
Polk nel filmato torna a parlare della sua Bankroll Challenge completata in pratica dopo due anni di tentativi. Sono servite 58 sessioni e tante ore di poker in streaming, ma alla fine ce l’ha fatta: ha trasformato 100 dollari di partenza in 10.000 dollari!
A tal proposito Polk dice: “Ho dimostrato che il sogno del poker è ancora vivo. È ancora possibile trasformare un piccolo bankroll in tanti soldi. Però non è facile. È più difficile rispetto a prima. Devi essere intelligente, scegliere dove conviene giocare e specializzarti in un paio di giochi. La rake è più alta, la gente gioca meglio, eppure il sogno è ancora vivo. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto in mezzo agli haters“.
A questo punto Polk sgancia la bomba: “Hanno fatto discutere le parole che ho pronunciato alla fine della Challenge. Oggi confermo tutto. Non giocherò più a poker, è un capitolo chiuso per me.
Il poker mi ha dato tanto, è un grande gioco. Mi ricordo quando l’ho scoperto a 16 anni. Un gioco strategico che ti può far vincere tanti soldi è un’idea bellissima.
Da un po’ di tempo però non mi diverto più giocando a poker. Ho 30 anni e ci gioco da oltre un decennio. Non lo trovo più divertente. Il poker ad alti livelli mi ha regalato i momenti più belli della mia vita. Ma ora i miei avversari storici non giocano più, si sono buttati in altri business. Non sono più qui. Non sono più circondato da amici e non mi va di impegnarmi più tanto nel poker.
Speravo che questa estate mi sarebbe tornata la passione grazie agli High Roller e il resto, ma non è stato così. Non mi vedo più al tavolo da poker“.
Polk, a dire il vero, intende dire che non farà più il pro e che il poker non sarà più la sua occupazione principale. Infatti specifica: “Il mio non è un addio definitivo. Ogni tanto giocherò ancora, ma non sono uno di quelli che annuncia il ritiro e torna a giocare la settimana successiva. Mi prenderò una pausa.
Farò parte della community pokeristica senza giocare più. Sto cercando di capire ora come spenderò il mio tempo. In ogni caso, mi piace ancora la competizione e la crescita indipendentemente dal settore“.