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il 29 Ott 2018

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Quanto contano le skill nei tornei hyper turbo?

Quanto contano le skill nei tornei hyper turbo?

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Sì, ma è hyper, è una lotteria

Quante volte avrete detto/sentito una frase come questa in merito alla buona o cattiva riuscita in un torneo con una struttura più snella del normale.

I tornei hyper turbo, ovvero quelli con blind compresi tra i 2 e i 5 minuti per livello a seconda della tipologia di struttura adottata dalle diverse poker room, sono tra i più amati (e al contempo odiati) dai pokeristi.

Poter vincere un bel primo premio in un paio d’ore è qualcosa che fa gola a tutti ma al contrario, affidarsi in mano alla varianza senza possibilità d’appello, non piace quasi a nessuno.

Eppure, sebbene a causa della struttura sia necessario giocare più showdown preflop del normale, pensare che nei tornei hyper la componente skill sia di secondaria importanza è un errore piuttosto grossolano…Andiamo a scoprire perché!

 

Struttura

Prendiamo ad esempio un qualsiasi hyper turbo sotto i 100 € su PokerStars.it, con blind che aumentano ogni 3 minuti (nel Need for Speed da 100€ lo switch avviene ogni 5). Con uno stack di partenza da 10.000 gettoni ci troveremo a giocare con:

  • 100x entro i primi 6 livelli (T100)
  • 25x entro i primi 12 livelli (T400)
  • 10x entro i primi 15 livelli (T1.000)

Ciò signfica che avremo a disposizione 45 minuti (circa 25/30 mani considerando una mano ogni minuto e mezzo) per centrare almeno un raddoppio e portarci attorno alle 20x a ridosso della zona ITM.

 

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Strategia

Possiamo trovarci card dead per le prime 30 mani? Assolutamente sì, e infatti è proprio qui che la varianza opera la prima scrematura. Tuttavia saranno più le volte in cui avremo la possibilità di giocare qualche colpo piuttosto che quelle in cui ci troveremo con le mani legate fino alla soglia del push or fold. Il gioco, in fondo, non cambia di molto:

  • nei primi 6 livelli di gioco gli stack consentono spazio di manovra: abbiamo circa 10/15 mani per giocare al meglio
  • tra il 6° e il 12° livello lo switch è importante: giochiamo come fossimo nella middle stage di un torneo, abbiamo un’altra decina di mani prima della zona critica.
  • tra il 12° e il 15° livello si entra nella fase calda, dove sarà probabile dover mettere in gioco tutte le chip preflop: meno di 10 mani a disposizione.

Steal e re-steal

Nella speranza che siate riusciti a portare almeno 10 big blind oltre il 15° livello di gioco, nella maggior parte dei casi vi troverete a gestire dai 15 ai 30 big blind: uno stack da centellinare ma senza farsi troppi scrupoli quando c’è da metterle in mezzo. In questa fase anche una manciata di blind uncontested possono fare comodo, ecco perché lo steal e il re-steal diventano mosse cruciali per il raggiungimento della zona premi.

  • blind war: uno degli snodi più importanti nei tornei hyper (leggi l’approfondimento sulla blind war). Avere una buona strategia in guerra di bui consente di prendersi quel piccolo vantaggio in più sugli avversari quando gli stack comiciano ad assottigliarsi pesantemente.
  • dinamica BTN/SB/BB: ottima per lo steal da BTN così come altrettanto allettante per un resteal da SB o BB su open/push del BTN. Conoscere i propri avversari può essere un vantaggio enorme per definire i range in modo più preciso.
  • re-steal da blind: specie sulle aperture da late position (HJ-CO-BTN) con stack superiori a 20x, la 3-bet/3-bet shove da SB o BB è tra le mosse più efficaci se fatta a ragion veduta. Da maneggiare con cura.

Zona bolla

Nei tornei le zone bolla principali sono due: quella relativa al raggiungimento dei premi e quella pre-final table. In entrambi i casi il fattore ICM gioca un ruolo fondamentale (leggi qui per approfondire l’ICM). Ciò significa che a seconda degli stack effettivi in gioco sarà non solo possibile, ma necessario, allargare o restringere i range di shove e reshove facendo leva su una maggiore/minore fold equity in virtù delle diverse situazioni di gioco.

Nessuno vuole rinunciare a un premio ma allo stesso tempo occore fare i conti con l’impetuoso avanzare dei livelli. Evitate di rimanere sotto la soglia dei 5 big blind: se vi trovate in questa situazione probabilmente avete perso la vostra occasione nelle mani precedenti. Ritardare eccessivamente il momento in cui gioocarsi il colpo è un errore di valutazione fin troppo comune tra chi non fa il grinder per professione.

Abilità o fortuna?

Che l’alea giochi un ruolo più importante nelle strutture hyper non è un mistero. Tuttavia ridurre la questione a un semplice lancio della monetina è altrettanto sbagliato: le skill nei tornei hyper contano eccome, sebbene prima di capire il nostro vero valore occorrerà giocare diverse migliaia di tornei. Una buona conoscenza del gioco short stack, dei range di steal e resteal e dell’ICM in generale sono i requisiti fondamentali per fare “più” a fine anno.

 

 

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