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Reg Identikit – Emanuele ‘Napo’ Napolitano: “Ho capito davvero cos’è la varianza”
Andiamo a sentire un altro dei fortunati vincitori delle Carnival Series di PokerStars.
Oggi ci facciamo due chiacchiere con Emanuele ‘NapoMDR’ Napolitano, 32enne del Varesotto che ha incassato stanotte 8.793 euro nell’evento n° 64 del ricco programma.
Emanuele, grinder professionista da un paio di anni, si è imposto in un tavolo molto tosto. Ecco cosa ci racconta a proposito:
“Sto giocando praticamente tutti i giorni queste Series, bisogna sfruttare l’occasione per shottare e svoltare l’annata. Mi piace la formula KO, nonostante sia varianzosa, perché fa mettere i soldi in mezzo ai giocatori. La tendenza tra i reg al momento è di giocare chiusi.
Il mio torneo è iniziato un po’ in sordina, nel senso che non gli ho dato molto peso durante il mio grinding serale. Poi si è materializzata la deep run e allora gli ho dato un pochino in più di focus. Dopo lo scoppio della bolla tutto è filato via liscio e tranquillo. Al final table c’erano dei reg che conoscevo e ho dovuto affrontare qualche spot più complicato, ma tutto è andato bene.
Non è il risultato più importante della mia carriera, perché nel 2016 ho fatto un terzo posto da 15mila euro al Sunday Special. Però era un po’ che non facevo risultati consistenti. A livello di cassa e a livello psicologico sarà un bel boost per il mio anno“.
Scopriamo allora qualcosa in più sulla carriera pokeristica e sulla routine di Emanuele: “Ho iniziato a giocare a poker con il cash, ma da cinque o sei anni gioco solo mtt. L’ho sempre fatto a tempo perso perché avevo un lavoro in real life. Ho sempre lavorato nel pubblico esercizio con la famiglia. Abbiamo un bar e tabaccheria nella zona di Varese.
Da due anni sono riuscito a staccare da quella attività e sto cercando di capire se il poker può funzionare come primo lavoro. Penso di riuscire bene, anche se è più difficile di quello che pensassi. Mi sono reso conto davvero di cosa è la varianza. Ho iniziato sull’onda di un’annata bella, il 2016, nel quale ho giocato pochissimo ma shippato bene.
In questo anno sto studiando di più, facendo review e usando i software. Non apro tantissimi tornei quando grindo, come la maggior parte dei reg. Oscillo tra i 12 e 15 tornei a sera, la maggior parte su Stars e qualcosa su iPoker e People’s.
La mattina mi sveglio di solito a un orario decente per non perdere troppe ore. Sbrigo le cose di casa e dopo pranzo inizio la mia giornata pokeristica studiando o giocando. Durante le Series, infatti, mi faccio almeno un paio di sessioni già al pomeriggio.
Il mio ABI si aggira tra sui 25-30 euro. Non gioco soltanto il The Bigger e il Need for Speed su PS. Il The Bigger è troppo duro, mentre nel Need for Speed c’è troppa varianza e ci sono troppi reg“.
Insomma, vedremo Emanuele ancora per un po’ ai tavoli: “I miei familiari stanno accettando la cosa, anche se è difficile inizialmente concepire il poker come lavoro.
Penso di giocare ancora per qualche anno e credo che in generale il movimento si concentrerà di più sul live. Io non disdegno alcune trasferte, anche se comportano tempo e spese.
Giocavo sempre l’IPO siccome sto vicino a Campione. Ora sto vedendo di organizzarmi per Sanremo. Forse mi farò anche una vacanza in Spagna, a Lloret de Mar, per giocare un Main Event di Winamax in modalità 6-Max, una cosa che non ho ancora provato“. Facciamo dunque un grosso “in bocca al lupo” a Emanuele per i suoi progetti!