Come giocare i tornei della KO Week di partypoker

Emozioni a non finire in arrivo su partypoker.

A partire da domenica 31 gennaio la piattaforma di gioco ospiterà la KO Week, una serie di 32 tornei di poker online con formula Knock-out che andrà avanti una settimana.

La possibilità di incassare le taglie degli avversari, quindi, permetterà di ammortizzare una parte del buy-in investito anche lontano dalla zona premi, o incassare gruzzoli di tutto rispetto anche senza arrivare nelle prime posizioni del torneo.

I tornei della KO Week hanno un buy-in compreso tra 5€ e 100€, che è il costo di iscrizione dei due tornei domenicali in programma: vediamo subito come affrontarli al meglio.

Non chiamare troppo largo

Per il valore monetario delle eliminazioni, nei tornei KO non sono pochi i giocatori che chiamano gli all-in degli avversari che coprono in stack in modo più allegro del solito.

Così facendo, però, spesso contravvengono alle basi dello stack management, che in una maratona come i tornei di poker è una skill fondamentale.

Il consiglio, quindi, è di convertire il valore monetario delle taglie in chips, o viceversa, e farsi guidare sempre dai calcoli del valore atteso per prendere la decisione corretta.

Compromettere una parte importante dello stack con un call marginale, per una taglia che magari vale un decimo del buy-in, è da evitare come un cooler a sfavore!

Stima i range degli avversari

Nei tornei con taglie, all-in preflop e showdown non mancano mai. Osserva bene le carte che girano gli avversari in modo da capire quanto i loro range cambiano in funzione delle taglie.

Ti servirà per regolarti di conseguenza: se noti avversari che chiamano molto larghi, devi stringere i tuoi range di openpush. Se viceversa noti che al tavolo ci sono giocatori che tendono a chiamare solamente con carte ottime spingi l’aggressione al massimo!

Programma tornei KO Week partypoker

Ecco il programma di tutti gli evento KO week: tavoli da sei o da otto con Main Event in programma domenica 7 febbraio.

clicca per ingrandire