Partono le Galactic Series: qualche consiglio per i satelliti

Dopo una lunga estate all’insegna delle vacanze e dei tornei live all’interno dei Casino, settembre parte con una serie di tornei tra i più apprezzati dai giocatori, le Galactic Series. 

La room di riferimento per questa kermesse online è PokerStars e il Montepremi Garantito in seno a tutti i 154 tornei, forma un complessivo di 7 milioni di Euro. 

Le Galactic Series partiranno dal 8 di settembre, per cui il prossimo fine settimana e si chiuderanno il successivo 29 dello stesso mese, accompagnandoci, in pratica per quello che viene considerato l’ultimo mese estivo ma, ufficialmente, il primo dell’autunno.

In questo articolo vediamo come si può arrivare a giocare un torneo delle Galactic Series, senza dover pagare per intero un costo di iscrizione che non si vuole affrontare nella sua totalità, passando, ovviamente dai satelliti.

Come si giocano, cosa occorre fare per arrivare in fondo, perché giocarli.

L’obiettivo differente

La prima cosa che ci deve saltare all’occhio quando parliamo di un satellite, è che esso ha caratteristiche completamente diverse da un MTT, lo chiameremo “Normale”.

Qui non vi è un primo premio da conquistare, non c’è bisogno di forzare quando siamo sulla bolla che ci spedirà dritti dritti all’evento che vogliamo giocare e, soprattutto, la predisposizione all’attacco sui giocatori che hanno palesato un minore coraggio rispetto agli altri, è ancora più importante che in un torneo classico.

Nei satelliti che assegnano più posti all’evento bersaglio, l’obiettivo è semplicemente quello di sopravvivere abbastanza a lungo da raggiungere i posti che lo schedule del satellite propone in base al proprio garantito o, meglio ancora, al numero degli iscritti. Poiché la sopravvivenza assume la massima importanza, le nostre strategie in tutto il satellite dovrebbero riflettere questo.

Il costo di iscrizione di un evento legato alle Galactic Series, può essere il massimo che si gioca in Italia, €250 e nello schedule delle GS, questo Buy In si trova ad esempio per il Main Event che si giocherà in chiusura kermesse, il 29 settembre, per cui, se giocherete dei satelliti per questi tornei, sappiate che il field non sarà identico a quello dei sat per eventi più piccoli.

Il target cambia, alcuni regular sanno che l’importanza di investire una cifra di denaro facente parte del proprio bankroll, ha, alla fine dell’anno, il suo fortissimo peso in termini di risparmio in relazione al risultato finale di medio lungo periodo.

Allo start senza implicazioni ICM

L’inizio di questo tipo di satelliti va affrontato in maniera molto simile rispetto a qualsiasi altro tipo di torneo di questo tipo.

Non abbiamo problemi di ICM, non ci sono questioni riguardanti la conoscenza dei giocatori, a meno che non ci mettano con qualche amico allo stesso tavolo e non abbiamo problemi di stack da ricostruire e/o bad beat da assorbire.

Il nostro obiettivo iniziale è quello di far salire le nostre chips, di metterle al riparo da brutte sorprese, evitando di commettere il minimo errore e, soprattutto, calibrando in maniera accurata le size per far crescere il nostro patrimonio, in previsione della parte più importante del satellite, quella che ci porterà alla conquista del posto.

Un modo semplice per capire come stiamo procedendo con il torneo a inizio e a metà partita, è prendere lo stack medio e moltiplicarlo per il numero di giocatori rimasti (entrambi i punti dati disponibili nella lobby satellitare online o sul display informativo del torneo nella maggior parte degli eventi live) per ottenere le tue fiches totali in gioco. Quindi dividere per i posti.

Quindi, ad esempio, riprendendo un esempio apparso su PokerStars Blog, se un satellite assegna 15 posti, ci sono attualmente 89 giocatori rimanenti e lo stack medio è di 12.288. 12.288 * 89 = 1.093.632 fiches in gioco. Diviso per 15 posti = 72.909 sarebbe lo stack medio con 15 rimasti. L’80% di questi è 58.327. Quindi, anche se il nostro stack è inferiore a 58K, stiamo ancora cercando di accumulare. Più ci avviciniamo a questa “dimensione dello stack target”, meno dovremmo cercare di prenderci dei rischi che sarebbero inutili.

La comprensione del field

Abbiamo detto in precedenza che la comprensione dei nostri avversari al tavolo e del field in generale, è una questione praticamente vitale per performare nel nostro satellite.

Questo vale ancora di più quando il campo dei partenti comincia ad assottigliarsi, anche e soprattutto perché vi è una forte probabilità che verso la fine qualcuno di veramente forte sia rimasto, cosa della quale dovremo essere bravi ad accorgerci durante la partita e stare così alla larga da competizioni di celodurismo, soprattutto con loro.

Anche se ci saranno ancora giocatori amatoriali e punti deboli, il field includerà infatti anche molti professionisti e grinder da torneo che vogliono giocare qualsiasi torneo un po’ più in là con il Buy In, come detto in precedenza.

Nel prossimo pezzo la fase intermedia e finale dei satelliti.