Irene Baroni

Irene Baroni è stata a lungo professionista di bridge, che ha anche insegnato. A marzo 2007, trasferitasi a Roma per insegnare al Circolo Liegi, viene a conoscenza dell’esistenza del Texas Hold’em di cui al circolo si tenevano molti tornei. Il suo primo torneo lo ha giocato su invito di Federico Iavicoli, altro giocatore di bridge. Lo ha perso “morendo di bui”, ma l’esperienza l’aveva incuriosita, e così ha continuato a giocare.

Gli inizi non sono stati molto entusiasmanti, e spendeva in tornei tutti i soldi guadagnati col bridge. Per un certo periodo ha lavorato come dealer,  “l‘unica cosa che mi sembrava potessi fare per guadagnare col poker” come dice lei stessa. Di li a poco, però, a dicembre 2008, ha conosciuto Alessio Isaia durante una partità di barbù, gioco analogo al bridge, i cui lo ha stracciato.

Colpito dalla sua bravura, Alessio ha cominciato ad insergnarle a giocare a poker, in cambio di lezioni di bridge. Quello che ha imparato è stato abbastanza per lasciare temporaneamente da parte il bridge e provarci, per un anno, con il poker, che le piacerebbe far diventare la sua professione.

Il suo più grosso risultato è un secondo posto al side event dell’European Poker Tour di Londra di quest’anno, un No Limit Hold’em da duecento sterline di buy in. Irene ci tiene a ricordare che la mano che l’ha eliminata era un all in con Q7 contro J8 su flop K94, in cui un 8 al river ha deciso le sorti del torneo.

Altro grande piazzamento, un primo posto – dal valore di 30mila euro, ad un torneo da 800€ a Baden in Germania, dove ha battuto gli altri 156 iscritti, tra i quali spiccavano profeessionisti come Katja Thater e Florian Langmann del team PokerStars ed Erich Kollmann e Marco Liesy del team di FullTilt.

Questo torneo è stato per Irene una grande soddisfazione, sia per il premio che per il livello di gioco. È fiera di aver rifiutato un accordo tra gli ultimi tre rimasti, e possiamo dire che ha fatto bene.