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Doug Polk analizza una mano del Big Game dove il nostro Visdiabuli la spunta contro Phil Hellmuth!
Vi ricordate di quando Massimiliano ‘Visdiabuli’ Martinez si sedette al Big Game di PokerStars?
Era il 2011 e il nostro loose cannon stupì tutti chiudendo in positivo una partita cash di altissimo livello, contro avversari tosti.
Ci fa fare un piccolo viaggio nel tempo l’americano Doug Polk, che in uno dei suoi ottimi video è andato a ripescare una mano vinta da Visdiabuli contro Phil Hellmuth!
Polk è rimasto colpito dallo spot perché è uno dei pochi nel quale Hellmuth si lascia andare ad un po’ di trash talking, con esiti però molto negativi…
Ecco cosa succede nel filmato per l’esattezza. Martinez (che secondo Polk è un amatore) con 109 apre a 1.300$. Siamo solo alla sesta mano di giornata.
Subito dopo di lui chiamano Hellmuth con A9 e Minieri con 66. Polk qui apre una parentesi: “Che è successo a Minieri? Non sento nulla su di lui da 5 o 6 anni“. Chiama anche Perkins da grande buio con 63.
Polk commenta così il preflop: “Hellmuth fa un call discutibile. A-9 è una mano da foldare o da 3bettare se proprio vuoi giocarla.
Il call è troppo loose anche se vuoi approfittarti del loose cannon al tavolo. Il call di Perkins è un po’ al limite ma ci può stare“.
Il flop è 847. Perkins e Martinez checkano. Hellmuth allora punta 4.200$. Minieri folda, Perkins pure. Martinez chiama.
Polk dice: “Martinez avrebbe dovuto puntare. Ha un ottima mano per chiudere punti interessanti o bluffare. Il check/call non mi piace perché non ha showdown value. Io avrei puntato o fatto check/raise.
Mi piace invece la puntata e la size di Hellmuth. Può rappresentare qualcosa di forte come un set o una doppia, avendo anche in mano dei blocker. Martinez come detto a questo punto può chiamare o rilanciare“.
Turn 10. Martinez checka. Hellmuth punta 12.800$ e invita Martinez a foldare, a parole e a gesti. L’italiano però non gli dà retta e chiama.
Polk sentenzia: “Il turn è una carta che regala molta azione. Martinez ha top pair e bilaterale. Hellmuth fa ancora una puntata sensata“.
River 7. Martinez a sorpresa esce puntando 15.500$. Hellmuth rilancia a 60.500$.
Polk è spiazzato: “Non ho idea del perché Martinez punti al river. Forse vuole estrarre valore da un 8? Poco probabile. Forse vuole indurre al bluff?
Non lo so, comunque avrebbe dovuto checkare. Hellmuth con A-9 a questo punto dovrebbe foldare. Ha una delle mani peggiori per provare a bluffare.
Hellmuth tuttavia non è d’accordo con me. Tra l’altro è strano vederlo parlare all’avversario durante la mano, di solito lo fa alle fine“.
Martinez chiede a Hellmuth se ha 4-4. Hellmuth risponde: “Potrei averli oppure no“. Martinez alla fine chiama e gira la sua mano vincente, visibilmente soddisfatto.
Polk non infierisce più di tanto contro Hellmuth, si limita a dire: “Ecco perché non parlo mai quando rilancio al river. Bisogna stare zitti e concentrarsi“.
Se siete curiosi, vi invitiamo a rileggere il thinking process che Visdiabuli ci rivelò dopo il Big Game proprio riguardo a questa mano vinta contro Hellmuth!
Ve lo riportiamo qui di seguito: “Non betto flop perché sennò faccio pot enorme in 4way e non mi va. Turn standard. River betto perché lì, non avendo info su di me, lo iperpolarizzo. Tutto il value lo calla dietro e di nuts giocato così può avere solo i full. Dato il board e il fatto di essere all’inizio con random loose cannon (di solito chiusini), voglio rappresentare proprio ciò che ho per indurlo.
Non snappo per 3 motivi: – Live non si snappa mai a meno che non sia 1 call educativo, perché è controproducente in quanto stai dando info al tuo oppo che l’hai o soulreadato da prima e quindi sei 1 livello avanti o che ti ha dato tells (che fra l’altro mi ha dato.) – Hai la possibilità di rianalizzare la mano e ripensarci con calma. – Far vedere agli altri che stai herocallando magari a caso ti fa undervaluare e passare x cretino/pazzo/boh“.