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Gianvalerio ‘Blueace’ Bindi è il nuovo pro di Gioco Digitale: “All’Ept ho fatto infuriare Negreanu!”
C’è chi per anni insegue il sogno di una sponsorizzazione per riuscire a garantirsi una carriera soddisfacente col poker.
C’è chi ci prova in tutti i modi, chi sembra sul punto di arrivarci ma fallisce inesorabilmente, e chi invece ci riesce per davvero.
Come Gianvalerio “Blueace” Bindi, cinquant’anni all’anagrafe ma più agguerrito di un “internet kid”, detto alla maniera di Phil Hellmuth.
Grazie alla promozione Diventa un Pro, Bindi è stato selezionato da GdPoker conquistando un contratto della durata di una anno.
Consulente legale di professione, Gianvalerio è pronto a tuffarsi in questa nuova avventura non senza un curriculum di tutto rispetto: 18 ITM, 5 Final Table e una leaderboard all’attivo nel circuito IPT non sono roba di poco conto.
Abbiamo deciso di intervistarlo per conoscere un po’ meglio il personaggio, capire quali sono i suoi obiettivi e perché no, scoprire qualche curiosità.
IPC: Gianvalerio, intanto complimenti per il risultato ottenuto. Raccontaci com’è nata la tua avventura su Gioco Digitale.
GB: La partecipazione alla promozione è avvenuta grazie alla pubblicità fatta da Gioco Digitale. Mi sembrava un’occasione importante e ho cercato di coglierla al volo. Ad ogni modo frequento la room sin dagli albori, ed infatti vinsi il primo ticket IPT messo in palio da GD nel 2009, più altri tre negli anni seguenti. Da allora ho continuato a frequentarla, in quanto la trovo “a misura d’uomo”. Molto meno dispersiva di altre magari con un traffico superiore ma conseguentemente con un numero maggiore di “giocatori umorali”. Il nostro caposquadra sarà Flavio Zumbini, con cui partecipai al Poker Gran Prix nel 2009 nell’edizione in cui vinse il torneo per la prima – e fino ad ora unica – volta dopo esser passato in testa scoppiando i K dell’avversario con la sua coppia di J.
IPC: Ora che sei entrato nel team, quale sarà il target di tornei ai quali prenderai parte?
GB: La mia specialità preferita sono i Sit&Go, specialmente quelli nella modalità Hyper-Turbo coi quali si riesce a fare una buona rake giornaliera senza investire grosse cifre. Generalmente gioco fino a 16 tavoli, dai “flash” agli “Highlander” che prevedono un montepremi garantito e un Jackpot anche se non consentono di entrare in classifica. Per quanto riguarda gli Mtt sarò presente a tutti i domenicali più importanti, dal Sunday Master all’High Roller, passando per il Sunday Surprise e altri tornei interessanti come le qualifiche per il WPT.
IPC: Il poker è sempre stato una tua passione o in passato preferivi coltivare altri interessi?
GB: La mia vera passione è il blacjack, un gioco fantastico in cui la concentrazione e l’abilità fanno la differenza. Nel’93 e nel’94 presi parte anche ai campionati del mondo, ma successivamente decisi di abbandonare la disciplina. Ci sono situazioni in cui la persona che gioca accanto a te riesce a farti innervosire a tal punto da farti perdere le staffe e compromettere le tue vincite. A parte il gioco adoro viaggiare e non a caso ho lavorato per otto anni in un noto villaggio vacanze, toccando tutti e cinque i continenti. La mia città preferita è Praga, nella quale sono stato oltre una trentina di volte, e dove probabilmente tornerò ai primi di novembre per prender parte a qualche evento live. Negli stessi giorni dell’Ept ci saranno tanti tornei interessanti con buy-in non elevatissimi. Per il resto sono sempre stato uno sportivo, prima a livello agonistico, arrivando fino alla serie B di pallavolo e ora nei panni di dirigente di una squadra di serie C femminile.
IPC: Abbiamo scoperto, in una tua recente intervista, che sei stato per un giorno intero al tavolo con Daniel Negreanu. Ci racconti la tua esperienza?
GB: Si, è vero. Ci trovammo uno accanto all’altro per oltre otto ore nel corso del Day 2 all’Ept di Dortmund. Un gran chiacchierone, parla continuamente per tutta la durata della partita. La sua fortuna è quella di essere simpaticissimo, motivo per cui non risulta fastidioso, altrimenti gli molleresti un cazzotto in faccia per farlo star zitto!(ride) Con me si lamentò perchè in una mano mostrai solo una carta dopo aver chiuso un colore più alto del suo, ma la questione si risolse subito senza problemi.
IPC: Una battuta finale sulla tua nuova sponsorizzazione?
GB: Sono un amico di Carla Solinas, a cui per scherzo dicevo sempre “ti raggiungerò, un giorno ti raggiungerò…” Bhe, questo giorno finalmente è arrivato!