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Doyle Brunson di nuovo in lotta contro il cancro
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“E’ maligno. La quarta volta che me lo sento dire nella mia vita. Un agghiacciante modo di iniziare la giornata.
Carcinoma a cellule squamose, niente di cui preoccuparsi #certocomeno”
Questo è il tweet con cui Doyle Brunson, Texas Dolly, la leggenda vivente del poker passato e presente ha annunciato al mondo che, per la quarta volta, si ritrova faccia a faccia con il più brutto dei mali.
“Il tumore alla pelle più serio è il melanoma, questo è solo un carcinoma, niente di cui preoccuparsi” aggiunge Doyle. Già qualche anno fa il texano aveva sconfitto il tumore “più serio”, il melanoma, ma non è stato certo il suo successo più importante in campo medico.
La lotta di Doyle contro il cancro è infatti iniziata nel 1962, quando un tumore al collo andato in metastasi gli lasciava soltanto pochi mesi di vita. Operato per garantirgli qualche settimana in più e poter veder partorire sua moglie prima dell’inevitabile, il corpo di Brunson ha avuto una guarigione quasi miracolosa, e le metastasi sono completamente sparite. E il resto della storia, con dieci braccialetti WSOP e due titoli al Main Event, lo conosciamo tutti quanti.
La salute di Doyle si è sempre mantenuta ottima nonostante gli inevitabili acciacchi dell’età, che lo costringono a camminare con le stampelle e a non giocare a poker per tempi lunghi come in gioventù, quando era capace di rimanere al tavolo per intere giornate. Ma “Texas Dolly” gioca ancora, si mantiene in forma col nuoto e comunica col mondo attraverso le nuove tecnologie, padroneggiando gli hashtag di Twitter come un teenager.
Solo quest’anno ha deciso di non presenziare dal vivo al tavolo finale delle WSOP (e, vista la conclusione ben poco spettacolare, ha fatto proprio bene) commentando: “per la prima volta guardo in TV il tavolo finale. Nell’armadio ho delle mutande che sono più vecchie di questi ragazzi.“
Sebbene maligno, il tipo di tumore che ha colpito Doyle presenta bassi rischi e solitamente basta una semplice operazione per liberarsene.
Gli auguri di pronta guarigione sono già arrivati da moltissimi via Twitter (due su tutti, Daniel Negreanu e Liv Boeree). Ci uniamo al coro, nella speranza di vederlo giocare alle WSOP 2013 con il suo sorriso sotto il cappello da cowboy!