WPT di Venezia senza padrone: Islamay avanti a tutti per un buio

Stenta a trovare un padrone, il World Poker Tour “Global” di Venezia. Tanto era stato netto, e per certi versi scritto nelle stelle, il dominio di Gabriele Lepore al Wpt National nei giorni scorsi, tanto è ancora incerta ed equilibrata la situazione al termine del day3 del Wpt da 3.300 euro di buy in, che dopodomani assegnerà al vincitore 140mila euro e un trofeo firmato Wpt.

Tra i 18 giocatori rimasti in corsa, tutti a premio visto che le posizioni pagate questa volta erano 21, comanda Erion Islamay con 470.000 chip, praticamente un solo buio avanti a Marcello Montagner (460.000) e neanche dieci blind oltre un gruppone composto dai vari Mike Sexton (414.000), Ludovic Lacay (402.000), Xia Lin (425.000) e Alessandro Pastura (432.000). Per dirla con Ligabue, lì nel mezzo poi oltre a Rocco Palumbo (388.000) c’è anche la sempre affascinante e preparata Kara Scott (414.000), mentre in coda, comunque non lontanissimi dall’average fissato a 288.000, ci sono Giorgia Tabet (150.000), Gianluca Speranza (189.000) e il runner up dell’Ept di Sanremo vinto da Lacay, Angelo Recchia (175.000). Islamay, pro di Gioco Digitale, prova ad analizzare il perché di una situazione tanto equilibrata.

httpv://www.youtube.com/watch?v=g7YBGuEzT_E

BUBBLE MAN Quando non c’è il nome di un dominatore assoluto, raggiunta la zona premi a fare notizia è spesso l’identità dell’uomo bolla. Specie se, come capitato al World Poker Tour di Venezia, il “bubble man” ha un pedigree di qualità assoluta come il due volte braccialettato Max Pescatori. Rimasto corto con poco più di sei bui, di gran lunga il più short tra tutti i 22 rimasti in corsa poco prima della pausa cena, il nuovo acquisto del team pro di Pokerclub si è giocato tutto con K-5 da cut-off, trovando il call di Matthew Salsberg con coppia di otto sul bottone. 8 sul board a rinforzare il punto dell’americano, e Max a casa senza i 5.400 euro incamerati da tutti gli altri player rimasti. Ecco le impressioni di Pescatori poco dopo l’eliminazione.

httpv://www.youtube.com/watch?v=oYdn95kqmGY

GENIO E SREGOLATEZZA Poco prima dell’out di Pescatori, la zona bolla aveva offerto alcune interessanti giocate. Scremato in modo abbastanza rapido il field da quattro a tre tavoli (a questo day tre si erano presentati in 36), con Daniel “Jungleman12” Cates, Liv Boeree, Marvin Rettenmaier e i nostrani Simone Ferretti e Massimo Mosele fuori a bocca asciutta uno dietro l’altro, i big stack avevano cominciato a darsi battaglia per prendere il controllo del torneo. Ed è in questa fase che Alessandro Pastura ha sciorinato un colpo al confine tra la grande classe e la follia mettendo a segno un bluff ai limiti della realtà su un Mike Sexton che, a dispetto di uno stack importante, ha preferito non prendersi rischi col nativo di Bormio. Scoprite nel video che cosa ha combinato “Ale” al commentatore Wpt.

httpv://www.youtube.com/watch?v=pKjy61R-VxY

In questo colpo, per dirla tutta, è spiegata al meglio la situazione: finché i big stack passano mani importanti per non rischiare di intaccare la propria posta, il torneo tende a restare equilibrato. Se domani, a partire dalle 14.30, qualcuno avrà voglia di rischiare, potrebbe trovare la sua giornata di gloria.

Rudy Gaddo

1 ISLAMAY ERION 470.000 2-3
2 MONTAGNER MARCELLO 460.000 1-6
3 PASTURA GIUSEPPE 432.000 2-5
4 LIN XIA 425.000 1-1
5 SEXTON MICHAEL RICHARD 414.000 1-3
6 TOBIN KARA MAY SCOTT 414.000 2-9
7 LACAY LUDOVIC* 402.000 1-4
8 PALUMBO ROCCO 378.000 2-6
9 GABRIELI IVAN 295.000 1-8
10 STASZKO MARTIN* 251.000 1-5

Payout :

1 140.000,00 0,000
2 84.200,00 0,000
3 54.200,00 0,000
4 40.100,00 0,000
5 30.100,00 0,000
6 24.100,00 0,000
7 20.080,00 0,000
8 16.000,00 0,000
9 12.000,00 0,000
10 8.750,00 0,00