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Galb e la proposta indecente: “Introduciamo l’accumulator anche nell’online!”
Sono passati tre giorni dalla vittoria del Grand Final Ipt di Saint Vincent di Domenico Drammis e la parola sulla bocca di tutti è sempre la stessa: accumulator.
Questa nuova formula ha trovato diversi proseliti, ma anche tanti scettici.
I maggiori pregi sono senz’altro la riduzione della varianza e il frazionamento del buy-in, che dà così la possibilità di giocare anche un solo day1 a giocatori “occasionali”. I contro, specie per chi vive l’accumulator per intero, sono principalmente due: le spese della trasferta e l’eccessiva durata del torneo.
Gabriele Lepore, membro del team pro di Sisal poker, ha lanciato nella propria “fan page” di facebook una sorta di sondaggio davvero intrigante: perché non testare questa formula online?
“Così come per i live – spiega “Galb” – l’accumulator attirerebbe tantissime persone anche online. Giocandolo da casa si eliminerebbero, innanzitutto, quelle spese di trasferta obbligatorie nei live, che, a mio parere, rappresentano uno dei punti critici di questa formula. Inoltre, tornei del genere andrebbero a creare sicuramente dei montepremi molto interessanti”.
L’idea di Galb sembra piuttosto chiara: provare questa formula online avrebbe solamente aspetti positivi. Ci sarebbe anche molto più spazio di manovra nell’organizzarlo. I day1 potrebbero essere spalmati in tre giorni diversi – così come nei live – oppure esser giocati nella stessa sera e partire con il day2 già nel giorno successivo:
“Si potrebbe articolare in tanti modi: giocare tre day1 in tre giorni o anche tutti la stessa sera! Ma di day1 se ne potrebbero fare anche due o cinque. Penso che potrebbe davvero essere una formula vincente. Pensiamo a un torneo da 250 euro. In pochi possono “permetterselo”. Frazionandolo in cinque day1, ci sarebbe sicuramente qualche giocatore in più che cerca il “colpo” giocandosi solo uno o due day1 e che, invece, non si iscriverebbe mai a un torneo freezeout da 250€. Questo è soltanto un esempio: si potrebbero fare anche accumulator alla portata di tutti, da 10-20-30 euro per day.”
L’accumulator viene sponsorizzato come una formula ultra-giocabile, ma sotto questo aspetto Galb ha qualche riserva:
“Vero. Super giocabile. Però, stringendo, anche analizzando questo ultimo IPT, emerge paradossalmente l’opposto. Possiamo giocare ultradeep gran parte del torneo ma se la struttura non “tiene” nelle fasi salienti è tutto inutile. In fin dei conti, il momento decisivo di un torneo è il final table, e si ci ritroviamo a giocarlo a 15-20x, tutte le ore di gioco spese in precedenza diventano inutili.”
Gabriele proporrà ai vertici Sisal questo nuovo “format”:
“Sono fermamente convinto che possa essere un boom. Come dicevo in precedenza, andranno valutate bene le scelte di quanti day1 giocare e quando giocarli. Per quanto concerne il live penso che ridurli da tre a due possa essere la scelta migliore. In primis per “aiutare” i giocatori amatoriali che con il modello dei tre day1 partono decisamente svantaggiati. In secondo luogo, come già detto, per limitare le spese ed evitare di stare al tavolo tante, troppe ore.”