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Usare la matematica per leggere le mani nel poker
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Sklansky nel suo libro teoria del poker afferma che il saper leggere le mani avversarie è sia un arte che una scienza. A mio parere è la cosa che più affascina, visto che dietro le letture sono presenti un intreccio di analisi ed osservazioni mixate da una buona componente psicologica. Riuscire a leggere l’avversario vi porta a giocare il colpo in un modo quasi perfetto. Più sono sviluppate le vostre capacità di lettura, maggiori saranno le vostre vincite.
L’attenzione ai tavoli deve essere sempre alta, anche quando non partecipate direttamente al colpo. Capire se i vostri avversari agiscono in maniera scriteriata o in maniera perfettamente logica può portarvi enormi vantaggi.
Lo scriteriato non agisce al tavolo con una logica ben precisa, non ci sono pattern dietro la sua giocata. La difficoltà di lettura aumenta in maniera esponenziale. Evitiamo di esporci ad alti rischi con mani marginali e vedrete che alla lunga vinceremo.
Dietro il giocatore medio\bravo c’è una lettura più semplice, il suo gioco di norma tende ad essere lineare. La maggior parte delle volte c’è una strategia logica dietro ogni check, bet o raise. Paradossalmente seguire il loro gioco è più semplice di un giocatore scarso, ed ogni tanto effettuare un bluff contro di loro vi renderà la vita più facile.
É con i giocatori più forti che dobbiamo tornare a preoccuparci. Quando giochiamo contro di loro subiamo un trade off; con l’aumento della dissimulazione in loro possesso (la capacità di nascondere la mano) diminuirà la vostra capacità di lettura ed i profitti cominceranno a vacillare.
Quando i bravi player, attraverso la tecnica della dissimulazione, riusciranno a confondere la nostra lettura, un aiuto non indifferente può arrivare dal buon uso della scienza che tanto piace al buon Sklansky. L’utilizzo del calcolo sarà utile anche per arginare gli scriteriati.
Se non riusciamo a mettere il nostro avversario su una determinata mano utilizzeremo la matematica per far fronte a questa grave defezione. In questo modo potremo analizzare con più attenzione anche quali mani meritassero di rimanere in gioco. Se l’avversario ha chiamato fuori posizione un nostro corposo rilancio, il range di mani sarà molto limitato (AA,KK,QQ e AK). Se rilancerà sul nostro rilancio potremo limitarlo alla sola coppia d’assi o re. Se il nostro avversario è aggressivo o aiutato dalle pot odds dopo svariati call, allora il range di mani sarà più ampio.
Dopo aver deciso un novero di mani con le quali il nostro avversario può aver chiamato o effettuato un reraise, possiamo sfruttare il teorema di bayes usato per calcolare le probabilità a posteriori date delle osservazioni. Una volta calcolata la probabilità di ciascuna di queste mani, avviene un confronto tra le probabilità stesse.
Sappiamo che una coppia specifica viene servita 1 volta su 221. Riprendendo l’esempio precedente la probabilità che un giocatore ottenga due assi nelle prime due carte è 0,45%. Ciò vale anche per i re. Sommando le percentuali sappiamo che il nostro avversario avrà una di queste mani quasi lo 0,9% delle volte. Attraverso il teorema di bayes ad esempio possiamo rapportare ciò con la probabilità di avere AK con il suo 1,2% di cadere nelle mani avversarie. Sarà favorito 4 a 3 nell’avere AK. Ciò non sarà sufficiente a giustificare un nostro call o un eventuale raise ma sicuramente avremo qualche info in più nel proseguimento della mano.
Nel caso in cui i pattern dell’avversario vi aiuteranno a capire che lui possa fare un rilancio solo con certe mani, il rapporto basato sulla probabilità può aiutare a farvi capire se le sue mani possono essere battute. Conoscere le probabilità su una mano e che l’avversario uscirà puntando o rilanciando con essa faciliterà la vostra valutazione sul call, raise o fold.
Dove la matematica assume un ruolo cruciale è nell’on line, in quanto non possiamo usufruire del linguaggio corporale per districarci nella lettura. Riuscirete a decifrare qualche tell ma il nostro fiuto deriverà in larga parte dal calcolo e l’aritmetica. Saper ragionare in termini di percentuale e pot odds può togliervi da situazioni imbarazzanti. Risparmiare chips importanti in situazioni di odds al limite può farvi guadagnare posizioni e premi più corposi nei tornei.
Armatevi di tanta pazienza e cominciate a studiare le probabilità di out, confronto delle mani e percentuali di vittoria allo showdown.
Così ad esempio, invece di lamentarvi per non aver settato la vostra coppia di sette, attraverso la matematica, sarete consapevoli che i due out potranno aiutarvi solamente il 12% delle volte.