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Come avere successo nel poker? – Professionalità
Negli articoli precedenti su “come avere successo nel poker” abbiamo parlato di:
– quali sono i quattro pilastri portanti che sostengono la scalata al successo;
– quanto incide il “talento naturale” e come riconoscerlo;
– quanto incide il fattore “etica del lavoro” e come comportarsi.
Oggi, analizziamo il fattore più importante di tutti, la professionalità.
Oltre ad essere il più importante, è anche il più vasto e, per questo motivo, lo commenteremo analizzandone ogni aspetto fondamentale. Un giocatore di poker deve essere professionale a 360°, dall’ufficio alla vita privata. I concetti correlati comprendono: disciplina, il cosiddetto “self control” (autocrontrollo) e le condizioni di gioco, la gestione del denaro e delle spese abitudinarie, il vostro “poker setup“, ed infine, il vostro “gambling” abitudinario.
Esser professionali non è semplice, bisogna essere veramente onesti con se stessi e lavorare sodo per migliorarsi.
Analizziamo come possono incidere nella carriera pokeristica i vari aspetti citati.
- Disciplina, autocontrollo & condizioni di gioco
La disciplina si manifesta in vari modi, nella vita di un giocatore di poker. Ad esempio: chiudere la lobby quando si è “tiltati” o stanchi, giocare un numero gestibile di tavoli, non andare su facebook o sul web durante il gioco, sono tutti esempi di un buon autocontrollo e di una buona disciplina ed interpretazione del gioco (che, in questo caso, non farà altro che migliorare). - Amministrazione del denaro & spese abitudinarie
In questa categoria dobbiamo fare distinzione tra le persone che utilizzano il poker come passatempo e quelle che lo fanno per avere un guadagno mensile che gli permette di vivere.E’ chiaro che tutte quelle persone che hanno i propri guadagni che derivano da altre attività, potranno cashouttare il proprio bankroll ed utilizzarlo nelle maniere più utili a loro.Un PPP (Professional Poker Player), invece, dovrà sicuramente fare attenzione a non sperperare i suoi “big blinds” in modi inutili in quanto, con il suo roll, dovrà riuscire a superare anche dei grossi periodi di badrun (come ci racconta Alex Gaioli). - Poker setup
Questo, è un argomento che spesso viene trascurato dai grinder. L’ambiente di lavoro è un luogo dove trascorriamo molte ore durante il mese (chi lo fa per mestiere, ne passerà almeno 8 al giorno).Avere dei buoni “attrezzi del mestiere” (monitor, tastiera, mouse, desktop, scrivania e sedia) non farà altro che migliorare la nostra qualità del gioco. - Gambling
Vi ricordate di Stu Ungar? Penso di si. Uno dei pochi al mondo ad esser riuscito nell’impresa del back to back, era anche una persona con dei grossi problemi di gioco d’azzardo.E’ noto che molti poker player hanno il “vizietto” delle prop bet, del black jack, della roulette, delle scommesse sui cavallietc etc. Tutto ciò, è il male assoluto per il nostro bankroll.Non è necessario eliminare totalmente i vostri divertimenti, ma, per essere veramente professionali in questo lavoro, bisognerebbe quantomeno cercare di limitare queste “spewate“, esattamente come per il vizio del fumo.
In conclusione, possiamo dire che non è semplice esser professionali nel poker ma, essendo questa una parte del lavoro che ha molte sfaccettature, è FONDAMENTALE se vogliamo ottenere dei buoni risultati.