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Strategia

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il 11 Nov 2009

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Commento su Dario Minieri e la mano (5-7 offsuit) all’High Stakes Italy

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Si sono letti e sentiti i commenti piu’ svariati sulla mano, andata in tv nella trasmissione sugli High Stakes Italiani, in cui Dario Minieri e’ andato all in con 5-7 offsuit.I commenti oscillano dal “Dario non sa giocare” a “Dario e’ il miglior giocatore del mondo”, ma il bello del poker e’ anche questo: la passione ci fa parteggiare. Non mi sottraggo all’azzardo e al piacere di esprimere anche la mia, in modo sintetico e spero incisivo, anche perché dovevo partecipare al tavolo high stakes e ho rinunciato solo all’ultima ora.

CONSIDERAZIONI GENERALI

1) Mi sembra che molti che hanno commentato siano giocatori puri di torneo (Hu, sit and go, tornei on line o live) e non giocatori di cash (i giocatori del cash rappresentano ormai una minoranza rispetto al movimento globale).

Discorsi minuziosi sul 3-bet e fourbettare sono discorsi che nel cash assumono tutt’altro valore o talvolta non ne hanno alcuno.

2) Nel cash, molto ma molto più che nel torneo, giocare “l’avversario”, materialmente e psicologicamente, acquista una valenza propria e determinante. A quel tavolo non c’era da proclamare un vincitore finale, ma ci si giocava 10.000 ad ogni botta di all in, e persa la mano si ricaricava e si continuava. Qualcuno poteva sentire la somma, qualcuno la presenza delle telecamere, gli sponsorizzati la pressione di far fare bella figura al proprio sponsor: insomma c’era tensione aggiuntiva.

3) Foldare Q-Q al cash è cosa diversa dal farlo in torneo. Banale, ma dimenticato da molti.

CONSIDERAZIONI SPECIFICHE

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Io ho giocato cash contro Dario Minieri (sia al Texas che all’Omaha PL). Io al posto di Dario non avrei giocato 5-7offsuit in quel modo, e ciò non perchésia mia intenzione esprimere una critica, ma semplicemente perché non ho la classe di Dario per poterla giocare.

Al posto di Marigliano, conoscendo Dario, con Q-Q avrei giocato esattamente allo stesso modo.

Ci sarebbe stata una piccola differenza: Dario che gioca molto meglio di me, sapendo che con Q-Q avrei chiamato l’all in, non sarebbe andato all in dopo il mio four-bet. E (anche in questo) avrebbe dimostrato di essermi superiore.

Quello che voglio dire è che ad un tavolo cash subentrano “fattori ambientali” (pressione, sfida, conoscenza dell’avversario, sviluppo concreto del gioco e delle mani fino a quel momento) che rendono difficile una valutazione oggettivo-tecnica per chi sta fuori dal tavolo (o peggio guarda in tv).

Una parola su Marigliano: io ho visto tutte le mani in diretta sul computer all’epoca, quindi senza vedere le carte coperte. In quella partita, in quelle 80 mani, Marigliano è stato il MVP del tavolo (o comunque quantomeno meritevole di una candidatura in tal senso). Non lo conoscevo, se non di fama, non essendoci mai incontrati ai tavoli, ma solo un’analisi superficiale può ritenere che il fatto che abbia chiuso in passivo (forse il passivo più alto del tavolo) non lo renda meritevole di una menzione particolare come giocatore ottimo, solido e lucido. E non è da tutti subire 2-3 bad beat di quel tipo, ricaricare ed esprimere ugualmente ottime giocate.

tonyg

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