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Quanto devono durare le nostre sessioni? Parte 1
Il giocatore di cash game, a differenza di un grinder di MTT, non ha bisogno di rispettare degli orari prestabiliti per le sue sessioni.
Questo, può essere un gran vantaggio, se usato correttamente; siamo sicuri di apprezzare al meglio questa possibilità?
Prima di iniziare a parlare di questo argomento, bisogna inserirsi in una delle due macro-categorie che citerò: facciamo parte delle persone che giocano “4 fun” o in modo “professionale“?
“Gioco a poker for fun”
Chi appartiene a questa categoria, non ha necessità di fare molte migliaia di mani al giorno; non sta cercando di scoprire qual è il suo più probabile winrate (guadagno/n° mani giocate). Gioca a poker perchè gli piace, si rilassa, gli piace stare in compagnia di altre persone ai tavoli ed ha il gusto per la sfida.
Se appartieni a questo gruppo, puoi benissimo mantenere lo stesso filo logico della motivazione che ti spinge a giocare: “quando ne hai voglia“. Quando ti senti tranquillo, o vuoi prenderti una pausa da una giornata faticosa, accendi il tuo PC e divertiti.
“Gioco a poker nel modo più professionale possibile”
In questa categoria di persone, possiamo trovare svariate sfaccettature, possiamo interpretare l’argomento sotto vari aspetti e da più ottiche; proviamo ad analizzare le principali.
Giocando in modo professionale, dovremo dunque cercare di “macinare” più mani che possiamo. E’ evidente che dovremo interpretare il poker come un lavoro comune e dedicargli le giuste ore. Quante? Beh, questo dipende dal numero di tavoli che si giocano, dalla poker room (alcune avranno dei software più veloci di altri e quindi produrranno più mani/orarie) e dall’ obbiettivo prefissato.
Diciamo che, in media, 7-8 ore al giorno (minimo) vi permettono di fare una quantità consistente di mani se giocate almeno su sei tavoli alla volta. Come potete immaginare, non è semplice restare concentrati, e giocare il proprio A-Game, per tutte queste ore. Dovremo fare delle pause ben precise, in modo da ricaricare le pile e far riposare la nostra mente (che sarà messa costantemente sotto sforzo.
Per aiutarci in questa operazione, possiamo creare delle tabelle di marcia dove ci programmiamo ESATTAMENTE cosa fare durante la giornata, impostando sessioni da due ore. In base alla risposta del nostro gioco e del nostro fisico, potremo adattare al meglio questi orari.
Queste pause, dipendono da:
–multitabling: giocando più tavoli, la nostra mente si stancherà prima e la dovremo far riposare con più accorgimenti;
– resistenza fisica: fare una dieta sana, riposare correttamente, aiutarsi con integratori (etc), può fornirci più “freschezza mentale” durante le nostre partite;
– postazione di lavoro: avere una postazione bella e comoda aiuta sicuramente;
Anche se non è immediatamente evidente, il nostro gioco dopo un certo tempo perderà la sua ottimale qualità. Inizieremo a stringere i range d’apertura preflop, faremo meno 3bet, meno squeeze e vedremo la nostra aggressività calare.
Ecco cosa può succedere, alla tanto ricercata linea rossa dei “non showdown”, quando si fa una sessione intera senza pause:
Come possiamo vedere, l’aggressività diminuisce drasticamente e vinciamo sempre meno piatti senza arrivare allo showdown. Questo, è un leak molto grave che ci può causare delle perdite consistenti.
Nella seconda parte, vedremo alcuni aspetti riguardanti le perdite.