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Dario_: “Ecco quando chiamare una 3-Bet ai microlimiti”
Uno dei principali leak dei grinder, all’inizio della loro carriera, è quello di chiamare troppo spesso le 3-Bet perchè, come spiega Caramatti nella sua ultima pillola, “se la prendono sul personale”.
Abbiamo chiesto un parere al nostro moderatore dell’area poker cash game di ItaliaPokerForum (IPF): Dario_ (ed ecco il suo blog). Scopriamo assieme cosa ci consiglia!
“Un buon consiglio per un grinder dei microlimiti, è quello di chiamare poche 3bet. Il motivo principale, che ci spinge ad optare su questa scelta, è che non troveremo molti avversari con dei range di “3bet Light” (8-9% +).
Leviamoci dalla testa l’idea che i nostri opponents ci stiano outplayando. Se pensiamo che ci vogliono mandare via dalla mano, stiamo sbagliando pensiero una grossa percentuale di volte. Molto spesso, se ci sentiamo così, è perchè l’avversario sta dimostrando di avere una grossa mano e beh… Ce l’ha!
Capita spesso di vedere che molti player sopravvalutano le dinamiche del flow del tavolo. Se un giocatore ci ha 3bettati, per esempio, 4 volte durante i nostri primi 20 minuti di sessione, non siamo all’interno di un flow aggro (dinamica aggressiva).
Quanti big blinds abbiamo perso in quelle 4 volte?
Dodici.
E’ difficile recuperarli?
Assolutamente no. Se, quello stesso reg, in un nostro piatto raisato,decide di chiamare la continuation-bet sul flop e foldare al turn, avremo quasi recuperato la perdita di quelle volte che abbiamo foldato ai suoi raise.
La nota positiva è che, molto probabilmente, alla quinta volta che lui ci 3-betterà, potremo 4-bettarlo con una mano reale e fargli pensare che noi lo stiamo facendo in bluff (4b/f) o con un range più largo perché stiamo iniziando a rispondere ai suoi attacchi.
Quali sono, quindi, le condizioni ideali per chiamare una 3bet?
-Avversario con almeno 100bb davanti;
-Deve avere un range light (8-9% +);
-Dobbiamo essere in posizione;
-Conoscere il range di 3Bet (polarizzato o depolarizzato)
-Molta history e note registrate su HEM.
Con quale range ci sta 3Bettando l’avversario?
Ok, abbiamo trovato un avversario che ci 3betta il 9% delle volte. Ma lo fa con un range depolarizzato (Es: A8s+, KTs+ etc) o polarizzato (Es: A2s, K2s etc)? Cerchiamo di estrapolare questo genere di informazioni, in modo da adattare il nostro range di call e quello di 4bet/fold.
Se ci troviamo contro un reg che ci 3betta polarizzato, è bene flattare una mano come AJ (per esempio). Sappiamo che, spesso e volentieri, staremo dominando il suo range e, qualora scendesse un flop con un asso, potremo riuscire ad estrarre del valore dalla nostra giocata.
Viceversa, se ci troviamo davanti un reg che 3betta depolarizzato, la mossa +EV da fare è allargare il range di 4b/f.
Controllate le tendenze post-flop del vostro avversario!
Perfetto, sappiamo che possiamo chiamare il suo raise, perchè stiamo dominando il suo range, ma cosa facciamo ora? Dominare il suo range, non basta; la mano andrà giocata anche su tutto il board. Prima di decidere di chiamare il suo raise, cerchiamo di trovare dei leak sul post flop.
Esempio: molti reg hanno il leak di c-bettare tutti i flop e giveuppare (mollare il colpo) al turn. Sappiamo che molto spesso possiamo andare quindi in floating al flop anche quando non avremo centrato un punto.
Quando, invece, possiamo callare le 3bet con mani speculative come 89s?
Principalmente quando siamo deep stack (>100bb) ed abbiamo ben chiaro il gioco post-flop del nostro opponent. Se, per esempio, folda molto ai rase sulle c-bet, andremo a cercare quei board che ci danno un minimo di equity in più (Gutshot, OESD, Flush-draw, Backdoor etc) per stealare (rubare) il piatto.
Quando siamo molto deepstack (150bb +) possiamo anche optare per chiamare le 3bet con delle pocket pairs in set mining.”
Ricordiamoci quindi che, ai microlimiti, possiamo evitare di metterci in difficoltà in questi spot ma, se ci troviamo nella situazione perfetta per flattare, facciamo tutte le considerazioni giuste! Fare dei “call for info” o “call a sfida” è sicuramente una delle mosse -EV nel long term. 😉