Cash Game: Stack to pot ratio – Parte 2

Con il primo articolo abbiamo iniziato a scoprire cosa si intende con la sigla SPR (Stack to Pot Ratio) e quali sono le categorie nelle quali possiamo suddividere le varie dimensioni degli stack presenti in una determinata mano.

Quest’oggi, invece, ci addentreremo leggermente più nel dettaglio andando ad analizzare uno spot reale dove non è stato considerato questo concetto e proveremo a pianificare l’azione migliore.

Prima di tutto facciamo una veloce spolverata delle idee: cosa si intende con questo termine?

Questo termine indica, molto semplicemente, il rapporto che vi è tra lo stack più basso (presente all’interno della mano) ed il piatto che è stato creato una volta terminato il preflop.

Per fare un esempio pratico, ipotizziamo di trovarci coinvolti in una mano al NL100. Noi abbiamo uno stack pari a 100bb (ossia 100€) mentre, il nostro opponent, ha 200€ davanti a se.

Dopo l’azione preflop, il piatto che si presenta quando vengono girate le prime tre carte comuni è pari a 10€. Dividendo, dunque, i nostri 100€ per i 10€ presenti sul flop, otteniamo un SPR pari a 10.

Piuttosto che utilizzare i classici “racconti” delle mani tipo: “rilanciai preflop e creai un pot molto grosso“, potremo utilizzare dei dati concreti tipo: “avevo un SPR pari a X“. Questo esplicita in modo molto più chiaro il reale valore della nostra mano in relazione al pot, in modo da rendere più semplici le scelte.

Inoltre, grazie a questo utile concetto, potremo correggere le nostre size ancora prima di arrivare ai “momenti critici” della mano; potremo decidere dal preflop se cercare di committarci o meno in base all’equity della nostra mano.

Analizziamo assieme uno spot dove sono stati commessi degli errori dal nostro Hero:

UTG – Villain (60€)
MP (30€)
CO – Hero (100€)
BTN (98€)
SB (45€)
BB (120€)

Pre Flop: (€1.5) Hero is CO with A A
UTG calls €1.00 1 folds, Hero raises to €3.00, 3 folds, UTG calls €2.00

Chiaramente, il nostro Hero va ad isolare il limper (un giocatore fish 50/12)

Flop: (€7.5) 3 Q 7 (2 players)
UTG checks, Hero bets $4, UTG calls $4

Su un board di questo tipo, è abbastanza standard fare una Continuation-Bet con la nostra mano

Turn: (€15.50) 8 (2 players)
UTG checks, Hero bets €8.00, UTG raises to €20, Hero ???

Si è dunque presentata una situazione difficile attraverso questo piccolo raise-commitment del nostro avversario. Il nostro Hero, se avesse agito in modo diverso, considerando il concetto SPR, si troverebbe davanti ad una scelta molto più semplice da fare.

Vediamo assieme il perché:

UTG – Villain (60€)
MP (30€)
CO – Hero (100€)
BTN (98€)
SB (45€)
BB (120€)

Pre Flop: (€1.5) Hero is CO with A A
UTG calls €1.00 1 folds, Hero raises to €5.00, 3 folds, UTG calls €4.00

Esattamente come prima, il nostro Hero va ad isolare il fish preflop ma, questa volta, decide di fare una size più corposa, in modo da trovarsi un SPR più basso al flop (e dunque delle azioni più “obbligate”)

Flop: (€11.5) 3 Q 7 (2 players)
UTG checks, Hero bets $8, UTG calls $8

Avendo ingigantito il pot (dal preflop) il nostro Hero può fare una size più corposa, in modo da committare prima Villain.

Turn: (€27.50) 8 (2 players)
UTG checks, Hero bets €16.00, UTG raises to €47.00 and is All-in, Hero ???

In questa situazione, Hero, deve aggiungere solo 31€ per un piatto finale di 121,5€: direi che il call è diventato d’obbligo!

Come potete vedere, aggiungendo quei due Big Blind nella fase iniziale di isolamento, è riuscito a committarsi su tutte le streets e a togliersi molti pensieri, rendendo la mano molto più semplice.