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Poker Cash Game: come evitare di perdere una sessione in una sola mano
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Sarà sicuramente capitato a molti di voi, di giocare profittevolmente per molte ore ai tavoli cash, scegliendo con cura le Starting Hands, facendo Pot Control, rischiando mai più del giusto, finchè…una sola mano, in cui vi siete trovati per caso, vi fa perdere di nuovo tutti i Big Blinds che diligentemente avevate accumulato durante la sessione. A me è successo molte volte ed ho quindi deciso di provare ad analizzare e razionalizzare il perché di tutto ciò, per trovare una soluzione. Il Ring Game è un gioco in cui l’attenzione deve essere massima, in ogni singola mano che ci vede coinvolti, ma talvolta alcuni fattori, anche molto banali e facilmente evitabili, ci inducono ad errori. Ecco un elenco delle più comuni situazioni in cui si perdono stupidamente decine di preziosi BB.
Guerra tra i bui
La guerra tra i bui, è uno dei fattori emotivamente più destabilizzanti, dove il fattore personale spesso ci pervade fino a trasformarci da Giocatori a Sanguinari Omicidi. Lo SB rilancia su di noi ad ogni orbita non openraisata, e noi diligentemente foldiamo le trash hands, ogni tanto facciamo un Call con mani decenti ma foldiamo alla sua C-bet su un flop che ci manca, finchè ad un tratto, tutta la lucidità, che fino ad ora aveva dettato il nostro gioco, sparisce per lasciar spazio a Mister Hide.
Ed ecco che all’ennesimo tentativo di Steal rispondiamo con una 3bet. SB immediatamente ci risponde con un ulteriore raise, e noi, convinti che SB sia in bianco più totale raisiamo di nuovo trovandoci ai resti, in men che non si dica, dove la sua coppia di Assi avrà la meglio contro…contro cosa? Forse nemmeno avevamo guardato le nostre carte, tanto era il sangue al cervello!
CONSIGLI: prima di perdere la calma fate un paio di orbite in sit-out e riposatevi 10 minuti. Servirà ad abbassare il vostro stato di tensione emotiva. Soluzione altrettanto semplice e rapida potrebbe essere cambiare tavolo (on line c’è l’imbarazzo della scelta).
Sindrome da San Tommaso
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Questa sindrome (ovviamente il nome l’ho inventato io per analogia) è spesso dettata dalla scarsa propensione a credere che gli eventi poco probabili si possano verificare. Nessuno folderebbe il suo bel Full di Assi anche se un riflesso negli occhiali dell’avversario ci avesse lasciato intravedere le sue carte buone per un Poker di Donne.
Ci diremmo: “ho sicuramente visto male, il riflesso non era ben visibile”. Non ho mai sentito di nessun giocatore che abbia perso anche la casa giocando con una coppia di 2, sono le mani improbabili che ci fanno perdere ingenti quantità. Certo, direte voi, ma ci fanno anche vincere ingenti quantità.
Assolutamente d’accordo, ma quando sentite puzza di bruciato, ed tutti gli indizi portano ad una, anche improbabile, sconfitta, non importa se avete un Full o un Poker, fate Pot Control ed evitate di trovarvi con lo stack prosciugato a dire: cavolo, lo sapevo che aveva Scala reale, me lo sentivo! Ho portato questi esempi agli eccessi, ma queste cose capitano molto spesso in mani come: AK raisato trova AK4 su board rainbow e si rifiuta di credere che l’avversario abbia un tris di K solo perché non è andato in 3bet preflop.
CONSIGLI: Pot Control anche con mani legittime. Non siate curiosi di chiamare un All-in su un piatto modesto solo per curiosità o perché non credete alla mano avversaria.
Bluff
Il Bluff è un arma che ogni giocatore deve saper utilizzare, ma richiede un attento studio legato alla dinamica della mano, alla posizione, alla tipologia di avversario, agli stack, al board e al pot. Essendo molte le variabili da incrociare per piazzare un Bluff vincente, risulta spesso un suicidio tentare di bluffare dopo 6 ore di multitablig.
La concentrazione è ormai ai minimi della sopravvivenza al tavolo, e le probabilità che un dettaglio decisivo vi sfugga sono altissime, tanto alte che magari non vi siete accorti che il giocatore tight su cui piazzate il Bluff ha cambiato Nickname, e vi ritrovate ad aver raisato in bluff su Dario Minieri che nel frattempo si è seduto sul BB al posto appena liberato!
Inoltre piazzare dei Bluff sul Turn e sul River in piatti dalle dimensioni molto grandi richiederà molte chips e sarà dunque più difficile e dispendioso, quindi se proprio dovete bluffare fatelo su piatti non eccessivamente grandi.
CONSIGLI: Utilizzare il Bluff in quantità che vadano a “scemare” con le ore di gioco, e prediligete piccoli bluff ben piazzati su piatti modesti che su piatti enormi. Perdere tutto quel che si è guadagnato per un bluff ci fa mordere le mani, perderlo legittimamente con due AA scoppiati, ci fa rabbia ma ci lascia la serenità di aver giocato bene!
Il reverse ICM
Dedicherò giusto due righe a questo fattore psicologico misterioso che però credo valga la pena menzionare. Il reverse ICM è la “legge” per cui, nella nostra testa, quando abbiamo guadagnato un bel po’ di chips e dunque di denaro, questo si svaluta ai nostri occhi.
Ecco il pensiero tipico: “Ho già vinto 100BB, mi posso anche permettere di fare un call totalmente fuori-odds per inseguire questo draw, tanto al massimo rimango comunque in attivo di 60BB”. Ecco, quando questo pensiero inizia a gironzolarvi in testa, resta solo da premere PC-Off!
CONSIGLI: I soldi son soldi, sia in vincita che in perdita e se un call è sbagliato tale rimane in entrambe le situazioni. Siate parsimoniosi, e ripensate a quel periodo di Varianza in cui per guadagnare 40BB ci avevate impiegato 5.000 mani, vi passerà la voglia di giocarveli in una mano sola!
Un ultimo consiglio generale: quando vi trovate in gioco, prima di mettere chips sul piatto chiedetevi sempre “come mai sto giocando questa mano? Per Valore? In Bluff? Per le buone Odds o ci son finito per sbaglio?”
Good Game
TomRight