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Giocare il River nel Poker Texas Hold’Em
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Elaborare una strategia in quinta strada (river) , soprattutto nel poker online, non è così facile come sembra. Erroneamente si crede che la giocata al river sia una cosa meccanica e sequenziale: questa non è la verità, o almeno lo è in parte.
La puntata sul river prenderà in considerazione soprattutto il numero di giocatori che troverai di fronte. Se sei in heads up approccerai in un modo; contro più avversari diventa complicato, giocare correttamente richiede un’attenzione maggiore.
I giocatori inesperti non riescono ancora a valutare gli errori al river; questi ultimi possono farti perdere un piatto molto cosistente, per cui imparare a scoprire quando evitare una puntata importante al river può farci risparmiare bei soldini e non trasformarci in un perdente cronico.
La prima cosa da imparare quando si gioca in quinta strada è quando puntare per valore e contro quali avversari. Fondamentalmente la strategia del valore va adottata contro giocatori loose e passivi; questi giocatori annullano completamente l’arma del bluff e non c’è modo di fermarli nel caso abbiano legato una misera coppia.
Invece di lagnarsi del fatto che questi acuti players non faranno mai fold, cercate di sfruttare gli attacchi a cui si espongono questi giocatori, i quali usano in maniera errata l’aggressività, snaturandola con un approccio passivo. Come? Puntando per valore le vostre mani sul river.
Non fatevi spaventare da overcard presenti al flop. Se la quinta carta del board non ha portato aiuti evidenti, effettuate senza paura la vostra puntata per valore; ogni tanto il vostro simpatico avversario avrà legato la top pair, una volta in più troverà un aiuto inaspettato e vi supererà con una misera doppia coppia, ma è evidente che puntare per valore in questi casi vi produrrà un enorme profitto nel lungo periodo.
Se invece la quinta strada ha portato sul board una carta minacciosa, puntare per valore diviene naturalmente più complicato. Per decidere quante chip mettere ancora nel piatto andremo come sempre a valutare le caratteristiche dei nostri avversari, con quali range di mani potrebbero aver chiamato e soprattutto quali e quanti progetti può aver completato quella maledetta carta.
Anche in questi casi la puntata viene incoraggiata se di fronte ci troviamo il nostro amico loose: avendo un ampio range di mani, la probabilità che possa aver legato un certo tipo di progetto è molto scarsa. Contro questo genere di avversari è più corretto continuare a puntare, piuttosto che essere intimiditi e limitarsi a fare check.
Ciò diventa quasi un bisogno se ci troviamo fuori posizione. Se siamo primi a parlare il bet diviene praticamente obbligatorio, anche per evitare un probabile bluff del nostro avversario che fiuterà debolezza di fronte al nostro check. É più corretto puntare dosando le chip, che fare call sul bet sicuramente più cospicuo del nostro amico loose.
Di fronte ad una carta pericolosa il campanello d’allarme deve scattare nel caso in cui il nostro avversario risulti essere tight. L’evidenza aumenta nel caso la carta abbia aiutato l’unico progetto evidente sul board. Le probabilità di essere battuti sono molto alte, evitate quindi di inserirvi in situazioni apparentemente molto complicate.
Un’altra circostanza in cui la puntata risulta corretta si verifica quando il piatto che vi state contendendo con i vostri avversari presenta un gran numero di chip. L’alto numero di monete presenti al centro del tavolo possono far tendere il vostro avversario ad abbassare i loro standard di chiamata. La preoccupazione di un nostro bluff “costringerà” l’oppo a chiamare con una mano molto (troppo) marginale.
Non cadete nella trappola del “piatto già grande abbastanza”. Una puntata ulteriore è profittevole, senza ombra di dubbio. Se il piatto è grande, puntare per valore sul river aumenta il profitto in maniera considerevole, non perdete assolutamente questa possibilità. Tanti giocatori si limitano a fare check sul river perché sono semplicemente contenti che il piatto sia già cospicuo.
Non guardate il bicchiere mezzo pieno, puntate ancora sul river e gioca in maniera aggressiva e intelligente nelle circostanze in cui i tuoi avversari semplicemente non lo fanno. In questo modo si guadagna un vantaggio molto significativo.
Il piatto grosso giustifica le vostre puntate. In questa situazione, dei rilanci discutibili divengono corretti. In parole povere, stiamo parlando di mani marginali giocate in maniera troppo aggressiva pre-flop; molto probabilmente la mano andava foldata, ma con essa siete arrivati al river legando sul board un punto che è rimasto comunque marginale. Ebbene si potrebbe ottenere ancora del valore, quindi è corretto che le nostre chip vengano messe nel piatto.