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Thinking Process – Vito ‘w1llyss’ Barone floata due strade per bluffare al river
Call impensabili, fold epici, bluff da urlo? ItaliaPokerClub svela il Thinking Process dei professionisti con un’analisi accurata – strada per strada – delle mani più spettacolari da loro giocate.
Dopo avervi raccontato le ‘prodezze’ di Dario Sammartino, Luigi Curcio, Giuliano Bendinelli, Antonio Bernaudo, Davide Suriano e Alessandro Chiarato, quest’oggi analizziamo uno spot che ha visto protagonista il membro del team pro di PokerStars Vito ‘w1llyss’ Barone, impegnato in un tavolo di cash game NL100 Zoom 6-max della poker room che lo sponsorizza.
Lo sviluppo della mano è molto articolato e scelte complicate hanno impegnato Vito dal preflop al river.
Ecco la mano descritta da Barone:
Ecco il thinking process, strada per strada, spiegato da Vito.
PREFLOP
Premetto che ogni mano la gioco in maniera diversa, tenendo conto dello stile dell’avversario e dell’history accumulata. Apro da bottone con A-4 suited a 2€ per essere 3-bettato dal giocatore sullo small blind: non c’è un modo standard di giocarla nonostante la posizione: contro alcuni che 3-bettano poco è un fold istantaneo, contro altri che foldano molto alle 4-bet andrebbe 4-bettata, ma in questo specifico caso la mossa migliore, appunto, è il call, in quanto credo di avere edge postflop con read molto specifiche, e poi perché il suo range di 3-bet verso di me, in situazione di bottone e small blind, è amplissimo visto che siamo deep entrambi con circa 120 bui effettivi di stack.
FLOP
Il pot al flop è di 14€ e il mio avversario c-betta come fa la maggior parte delle volte, decido quindi di chiamare perché lui è poco propenso a foldare in caso di un mio raise. Perché non foldare, dunque, con solo un gutshot e poche implied odds dato che un cinque al turn freezerebbe l’action? Potrei, però, ripeto, mi baso su read specifiche di oppo, che è propenso ad aggredire al flop e al turn, mentre tende ad arrendersi al river: è un suo leak molto grave e devo approfittarne.
TURN
Il piatto è di 32€, scende un K, carta ottima da rappresentare per lui, che apre anche un flush draw. La sua second barrell arriva puntuale ed è di 23,5€. Opto per un nuovo call per le motivazioni spiegate sopra.
RIVER
Scende un 6 che non chiude alcun progetto, il pot è di 79€ e il mio avversario rimane con 81€ dietro. Le statistiche dicono che checka spesso per foldare di fronte a una bet, ma è importante scegliere una size adeguata, tale da essere convincente per fargli foldare mani come A-Q, A-J, A-T, una coppia medio/piccola e pezzi del board quali A-3, A-2 etc., ma neanche troppo grande da pagare nei confronti del pezzetto di range che mi chiamerebbe. Non credo, dunque, possa foldare mani come 9-9+, mentre getterà facilmente tutte le broadway senza K. La mia scelta è di fare 35€, che potrebbe sembrare una valuebet per indurre a un call con mani medie quando sono nut o comunque forte, quindi mi sembra un buon bilanciamento. Riepilogando: il gutshot è quasi ininfluente, ma resta un piano di riserva qualora l’avversario decidesse di puntare per tre strade e io hittassi il ‘miracolo’. Il piano principale, comunque, è quello di floatare flop e turn per bluffare al river.
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