Poker-tips con Alessandro “Bubukonan” Fasolis: quando è opportuno pushare in steal?

Gli appassionati di MotoGp ricorderanno perfettamente le divertenti perifrasi utilizzate dal commentatore Guido Meda nelle fasi più calde della gara, diventate quasi un motivo di culto. Per restare in tema,  oggi parleremo dei cosiddetti “sorpassi da straccio di licenza“, i quali tradotti in linguaggio pokeristico potrebbero essere l’equivalente di un push in steal.

Applicare una corretta strategia nel corso di una partita richiede tanta esperienza, una buona dose di studio e soprattutto un continuo confronto con gli altri giocatori.

In passato Giuliano Bendinelli ci ha parlato delle nuove size, Andrea Carini dei flat con AK…

Oggi abbiamo chiesto il parere a un altro professionista della specialità: Alessandro “Bubukonan” Fasolis.Assieme a lui abbiamo analizzato questa mossa, che in alcune situazioni potrebbe portarci ad incrementare il nostro stack in modo considerevole senza dover giocare il colpo.

IPC: Alessandro, la rapida evoluzione del Texas Hold’em ha fatto sì che alcune giocate al limite del lecito fino ad una decina d’anni fa siano entrate oramai nell’uso comune. Una di queste è il push in steal: quando è opportuno pensare ad un’azione così forte e quando no?

AF: Sicuramente il push in steal è una mossa che richiede una certa esperienza al tavolo. In termini di EV possiamo dire che questa giocata risulta profittevole quando c’é matematicamente un vantaggio tangibile tra il range di apertura (o di tribet) e il range di call al push. Ovviamente per avere successo è molto importante avere un’immagine solida al tavolo e saper calcolare correttamente le odds che eventualmente andremo a levare all’avversario in base al suo range di apertura, quando opteremo per un push in steal piuttosto che per una tribet.

IPC: In quali fasi del torneo bisogna assolutamente evitare di mettere le chips al centro del tavolo per rubare il piatto e in quali altre invece potrebbe rivelarsi la scelta giusta?

AF: E’ fondamentale saper mixare il nostro gioco in base alle situazioni di gioco, sicuramente non è una mossa consigliabile in early stage. Ci sono momenti in cui gli avversari commettono più errori e ci lasciano più margine di manovra. Questo avviene molto spesso nelle fasi “bolla”, sia in quella per arrivare ITM che nella bolla per accedere al Final Table. In ogni caso è sempre sbagliato forzare il colpo quando la matematica ci dà torto.

IPC: Che differenza c’é tra una cold 4bet ed una 4bet/push in steal?

AF: Una cold 4bet è un raise ad una tribet che non viene effettuata dell’original raiser ma da un avversario esterno all’azione. Una 4bet/push in steal potrebbe anche essere una cold 4bet se non proviene dall’original raiser. Se invece siamo noi ad aver aperto non si può parlare di cold 4bet ma di semplice 4bet. 

IPC: E’ importante utilizzare un blocker quando si decide di agire in questo modo o l’aspetto principale si riduce alla scelta del timing?

AF: I blocker sono importantissimi, così come il timing, anche se talvolta quest’ultimo può essere fuorviante. Infatti è dettato spesso dall’emozionalità e di conseguenza fornisce una percezione soggettiva degli eventi, mentre la matematica non sbaglia mai, a patto che si sappiano determinare correttamente i range degli avversari.

IPC: Alcuni sostengono che usare un blocker potrebbe – in caso di call dell’avversario – portarci a giocare una mano dominata, e che quindi sarebbe meglio pushare con connectors o con una mano speculativa per avere la possibilità di giocarsi, nella peggiore delle ipotesi, un colpo al 40% . Che ne pensi di questa soluzione?

AF: La differenza in termini di EV non è enorme. Il blocker elimina probabilità di call da parte di avversari ma ogni tanto “giochi peggio” contro quel range di call. Usare mani speculative ti fa “giocare meglio” ma hai meno foldequity! Diciamo che in questi due casi  gli EV dei colpi si assomigliano spesso. Ciò non toglie che si possa far qualcosa di più profittevole rispetto al push con una mano speculativa, anche se bisogna sempre valutare situazione per situazione.