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C-bet nel poker: i numeri
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Esistono decine di articoli e libri che trattano il tema della continuation bet, ma tendenzialmente sono sempre poco dettagliati sul come, il quando e il quanto usarla, per questo prendendo spunto da un ultimo articolo ho pensato potesse essere utile scrivere un’ulteriore guida dettagliata all’utilizzo della continuation bet.
La C-Bet quando utilizzata correttamente è un arma molto importante e profittevole a disposizione del giocatore di poker, ma può essere altrettanto controproducente se mal utilizzata (come tipicamente accade ai principianti). Cerchiamo dunque di capire come massimizzare i profitti attraverso l’uso della C-Bet esaminando l’azione preflop, la texture del flop, la betting size e la tipologia di avversari.
Il primo obiettivo di una solida C-Bet deve essere necessariamente quello di vincere piatti quando missiamo il flop almeno un 50% delle volte, ma questa percentuale può variare a seconda della betting size. Esaminiamo alcuni casi:
- (1/2 Pot). Se il pot è 12 BB e noi puntiamo 6BB avremo bisogno di vincere solo il 34% delle volte
- (2/3 Pot). Se il pot è 12 BB e noi puntiamo 8BB avremo bisogno di vincere solo il 41% delle volte
- (3/4 Pot). Se il pot è 12 BB e noi puntiamo 9BB avremo bisogno di vincere il 44% delle volte
- ( Pot). Se il pot è 12 BB e noi puntiamo 12BB avremo bisogno di vincere almeno il 51% delle volte
Da quanto appena detto se ne evince che chiaramente l’ideale sarebbe sempre vincere il piatto puntando il minimo possibile, e quindi è sempre importante chiederci in funzione di variabili come il tipo di board, di immagine che abbiamo al tavolo e dello stesso avversario quale sia la minima puntata che potrebbe farci vincere il piatto.
Un alternativa più razionale è l’utilizzare le varie betting size in percentuali differenti: ad esempio puntando ¾ il 50% delle volte, 2/3 il 30% delle volte, e non puntando per il restante 20%, otterremo in caso di call/fold avversario al 50% un ottimo profitto di 27BB/100
Proviamo ad esaminare alcuni casi di gioco tipici in cui NON dovremmo fare un C-bet.
- Dopo aver rilanciato con AK, 3 giocatori ci chiamano e noi missiamo totalmente su un flop tipo 7-4-J
- Dopo aver rilanciato con JJ, 2 giocatori ci chiamano e al flop cade qualcosa tipo A-Q-4 (in questo caso potremmo talvolta puntare sul turn dopo un giro di check)
- Da late position rilanciate su due limper con AK e questi chiamano. Il flop cade J98 con due carte dello stesso seme. (Questo board vi ha missato ma avrà sicuramente regalato qualche draw agli avversari)
Statistiche fatte su milioni di mani mostrano lcome variano le percentuali di successo della C-bet a seconda della texture del board. Si va da una percentuale di successo massima del 60% quando il board presenta un trips, 50% se presenta una coppia di Assi o di King , fino a scendere in ultima posizione ad un minimo del 37% con board T-High.
Per gli utilizzatori di software HUD le statistiche Vpip e Pfr degli avversari forniscono un ulteriore aiuto decisionale: tentare una c-bet sui maniac con vpip al 65% e AGR 10 è praticamente un suicidio, stessa cosa contro i Gambler e le calling station. Su questi giocatori dovrete puntare solo ed esclusivamente per valore.
GG
TomRights