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Strategia MTT – la 3bet: una mossa fondamentale per contrastare gli avversari
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Nei tornei multitavolo per ottenere profitto è fondamentale capire i concetti legati ai range di apertura nelle diverse fasi del torneo.
Per essere però vincenti nel 2015 questo non basta ed è necessario comprendere bene le dinamiche legate alle 3-bet.
E’ fondamentale, soprattutto in un panorama chiuso come quello delle .it, capire quando sia meglio 3bettare, quando callare, quando 3bettare per chiamare l’all in del nostro avversario e quando andare direttamente in all in.
La 3bet infatti serve per contrastare quei giocatori che hanno compreso le dinamiche legate ai range di apertura e per avere vita meno difficile contro gli avversari più forti.
SIZE
Importante è scegliere bene la size di 3bet. Se siamo in posizione è bene usare una size compresa tra 2,2 e 2,7 volte l’importo del raise avversario; fuori posizione invece dovremo aumentare e portarci tra il 2,7 e il 3,3.
Ovviamente esistono delle eccezioni soprattutto in presenza di stack inferiori ai 25x o contro giocatori che non fanno attenzione alle nostre size.
Come ogni puntata nel poker si può tribettare per valore o in bluff.
3BET FOR VALUE
Quando dobbiamo decidere se raisare un’apertura del nostro avversario con una mano di valore è importante ottenere la reazione che vogliamo da ogni parte del range avversario.
Per questo anche sotto i 25 bui potremo decidere di limitarci a una 3bet di 7/8 bui invece di andare direttamente in all in.
E’ importante scegliere le mani con le quali è preferibile andare in all in piuttosto di quelle con cui sia meglio tribettare (questo ovviamente se non giochiamo contro avversari che incontriamo tutti i giorni perché in quel caso dovremo stare attenti a non modificare le nostre scelte in base alla nostra mano per non renderci facilmente leggibili).
Con la Kournikova per esempio vorremo che il nostro avversario vada all in con degli Ax inferiori quindi sarà meglio 3bettare rispetto ad andare direttamente all in. In tal modo lasceremo al nostro avversario la possibilità di speware.
Stessa cosa per ciò che concerne le medium pair come 99 o TT perché vorremo l’all in da coppie più basse.
Discorso esattamente contrario invece per le coppie basse perché preferiremo quasi sempre un fold piuttosto che un sicuro coinflip o per le Brodways che partiranno sempre al 40 conto gli Ax del nostro avversario.
Ovviamente tutte queste considerazioni si possono fare contro giocatori occasionali mentre contro regular che troviamo ogni giorno ai tavoli in linea generale sarà sempre meglio 3bet/callare o 3bet/foldare.
Quando invece abbiamo meno di 20 bui (il limite però ultimamente si sta abbassando a 17/18 big blind) è fondamentale essere ben bilanciati per cui dovremmo 3bet/callare oppure shovare con l’intero nostro range. Il mio consiglio è quello di shovare sempre poiché è molto più semplice e perché ovviamente potremo andare all in con molte mani marginali che difficilmente avremmo il coraggio di 3bet/callare.
3bet/foldare con meno di 20 bui inizia a diventare una mossa tricky ed è da compiere a mio avviso solamente contro regular che magari non ci conoscono perfettamente e che pensano non 3betteremo mai per foldare a un all in.
La regola d’oro comunque da tenere sempre a mente per quel che concerne le 3bet per valore è sapere esattamente cosa fare in caso di 4bet da parte del nostro avversario.
Tutte le volte che non sappiamo cosa fare se il nostro avversario pusha il suo intero stack dopo la nostra 3bet sarà decisamente meglio flattare la sua apertura e giocare post flop.
3 BET IN BLUFF
Ogni volta che 3bettiamo in bluff speriamo di ricevere un fold da parte dell’avversario.
Per questo è importante capire la fold equity della nostra 3bet, ossia quante volte sarà necessario ricevere un fold affinchè la nostra 3bet sia profittevole.
La formula per il calcolo della fold equity è data dall’investimento/(investimento+piatto).
L’investimento è la size della nostra 3bet.
Ciò significa che se per esempio in un tavolo a 9 giocatori su bui 500/1.000 con ante 100 e apertura a 2.000 la nostra 3bet a 5.000 dovrà essere efficace il 53% delle volte.
Infatti: investimento = 5.000, piatto = 4.400.
5.000/ (4.400 + 5.000) = 5.000 / 9.400 = 53 %
Significa che il nostro avversario dovrà foldare circa una volta su due per rendere la nostra 3bet positiva a prescindere.
Una volta che abbiamo deciso che la nostra 3bet è profittevole, cioè pensiamo che il nostro avversario foldi un numero sufficiente di volte dovremo decidere quali mani sia preferibile 3bettare.
Se il nostro avversario chiama molto (anche fuori posizione) dovremmo scegliere delle mani che abbiano una buona board equity, come per esempio le Broadway suited.
Se invece pensiamo che il nostro avversario la maggior parte delle volte folderà o 4betterà sarà meglio usare mani con dei blocker piuttosto che mani con alta giocabilità post flop.
Fondamentale è capire chi attaccare con una 3bet in bluff. Per fare questo dobbiamo fare attenzione alla grandezza degli stack dei nostri avversari.
Gli stack ideali sono quelli compresi tra 30 big blind e 50 big blind in quanto avranno un range di apertura abbastanza light, ma non hanno buone odds per callare le nostre 3bet, soprattutto qualora si trovino fuori posizione. Allo stesso modo difficilmente potranno andare all in direttamente e mettere a rischio degli stack così grossi.