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il 1 Nov 2010

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Il Re-Steal da Bottone

Il Re-Steal da Bottone

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Lo steal, ovvero il furto dei bui, è una tecnica ormai acquisita dalla maggioranza dei giocatori di texas hold’em. Il re-steal, seppur altrettanto noto come concetto, rimane invece un’ arma, per molti, ancora difficile da maneggiare.

Quando ci troviamo sul button e i giocatori prima di noi iniziano a foldare, guardiamo le nostre carte e cominciamo a valutare l’ipotesi di uno steal. Ci troviamo servite in mano QJs e siamo quindi propensi ad effettuare il rilancio, prepariamo le chips ma…il cut off ci precede spingendo sul tavolo 3 Big Blind. Cosa facciamo adesso?!

Personalmente quando mi siedo ad un tavolo, prediligo l’esser cauto per la prima mezz’ora di gioco, per osservare lo stile di gioco degli avversari e la loro propensione allo steal.

Se l’avversario alla nostra destra risulta essere molto chiuso, e notiamo che raramente, da late position, openbetta su piatti unopened, qualora ci trovassimo contro di lui nello spot in questione tendenzialmente butteremo nel muck il nostro QJ (non sempre però!).

Se invece abbiamo notato quel giocatore puntare sempre da late su piatti unopened, allora ragionevolmente potremo pensare che egli lo faccia con un range di mani abbastanza ampio. Questo non significa che debba essere per forza un bluffer incallito e che abbia necessariamente spazzatura, ma più probabilmente significa che rilancia con un range di mani giocabili:suited connectors, assi deboli suited, coppie medio-basse.

Un esempio di mani con cui aprire da CO in un tavolo full-ring è evidenziato in giallo nella figura. Noterete che QJs, pur non essendo una grande mano, si posiziona al centro del probabile hand range avversario, e dunque ancor meglio contro uno steal.

Facciamo dunque alcune valutazioni circa l’ipotesi di tentare un contro steal ed esaminiamo quali siano i fattori di successo in questo spot:

  • Il cut off ha dimostrato di openbettare con un range decisamente ampio e di farlo ad ogni occasione
  • QJs si posiziona abbastanza bene contro il range del CO e dunque, qualora il nostro contro-steal venisse chiamato, potremo comunque giocare la mano con buone probabilità di vittoria.
  • Ci troviamo in posizione
  • Fino ad ora non abbiamo mai rilanciato le sue puntate e dunque abbiamo credibilità

Nonostante, per definizione, il contro steal sia un furto, e che quindi miri a vincere il piatto preflop, questo spot lo rende molto più profittevole di un furto vero e proprio perché avremo armi da usare anche in caso di insuccesso preflop. Il potere della posizione e di una mano che ha comunque un buon valore di showdown rende il nostro furto un semibluff capace di vincere anche postflop.

Il controsteal da BU è notevolmente più profittevole di un controsteal effettuato dai bui proprio perché, qualora chiamato, ci permette di non parlare per primi sul flop. Questo vantaggio dunque ci concederà di avere sempre un informazione in più sulla mano del nostro avversario, di tenere sotto controllo la dimensione del piatto, e di sfruttare a nostro vantaggio eventuali scarycard.

Ipotizzando che il nostro avversario abbia ad esempio una coppia medio-bassa, se sul flop cadessero overcard della playing zone (A,K,Q,J), egli abbandonerebbe abbastanza serenamente la sua mano di fronte ad una nostra puntata o raise sul flop. Stessa cosa se avesse un Axs e il flop dovesse mancare il suo asso e non regalargli flushdraw.

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Un ulteriore vantaggio del contro steal da BU rispetto a quello dai bui risiede nella maggior credibilità che questo assume: decidere di entrare in un piatto in cui non avevamo messo alcuna chips dimostra grande forza e la volontà di voler giocare aggressivamente la nostra “ipotetica” premium hand, in un piatto che avremmo potuto tranquillamente foldare senza perder niente.

I nostri avversari saranno dunque molto più inclini a credere alla forza di un rilancio da BU piuttosto che dai bui, nonché molto meno inclini a chiamare, perché consapevoli di dover poi giocare tutta la mano fuori posizione. Questi due fattori si ripercuotono direttamente sulla probabilità di successo, rendendola decisamente più alta.

Quali sono le mani con cui effettuare un contro steal da BU?

Beh, potremmo farlo praticamente ATC per definizione, ma nel texas hold’em il semi-bluff è sicuramente sempre preferibile al bluff vero e proprio e dunque propenderemo per effettuare un contro steal con mani che rientrino almeno nel range con cui avremmo aperto un piatto unopened.

Alcune di queste si posizioneranno sotto il range del CO ma “compenseranno” il GAP (per info leggi l’articolo su Gap Concept) grazie alla forza con cui stiamo entrando nel piatto, alla probabilità che il cut-off sia in bluff e, di nuovo, alla nostra posizione di vantaggio.

NOTA BENE: stiamo parlando di un volontario contro steal. Le mani sopra evidenziate sono al 70% mani che, se giocassimo per valore, dovremmo assolutamente foldare

GG

TomRight

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