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Calcolare le implied odds: la tabella di Owen Gains
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Sappiamo che nel poker ogni azione deve essere ponderata in base all’aspettativa di vincita che presenta sul lungo periodo.
In questa ottica è fondamentale padroneggiare il concetto di odds e pot odds, che ci permette di calcolare il punto di break-even della giocata in base a quanto dobbiamo mettere nel piatto e alla equity delle nostre carte contro il range avversario.
In alcuni casi però è profittevole chiamare anche se le pot-odds nude e crude sconsiglierebbero di farlo, perchè le chips che potremo vincere se dovessimo trovare le nostre carte sono tali da rendere il call potenzialmente +EV.
La decisione, cioè, deve tener conto anche dell’aspettativa di vincita delle chips che attualmente non sono nel piatto ma che vi potrebbero finire, ovvero delle implied odds.
Ma quante devono essere le chips che potenzialmente possiamo vincere per decidere di chiamare fuori pot-odds?
Un metodo che ha cercato di dare consistenza matematica al calcolo delle implied odds è quello elaborato da Owen Gains, professionista americano autore del libro “Poker math that matters” (non tradotto in italiano). Vediamo insieme come funziona.
Implied odds
Per spiegare il suo metodo di calcolo delle implied odds Owen Gains prende come esempio una situazione di gioco in cui hero ha 67 su board 4 5 A K.
L’avversario betta 5€ su un piatto di 10€: le pot odds per fare call sono dunque del 25% mentre la nostra equity, con otto outs a disposizione per chiudere il progetto di bilaterale, sono circa del 16%. Per pot odds nude e crude, dunque, chiamare qui è -EV.
Ma nel ponderare la decisione se chiamare o meno dobbiamo anche tenere conto delle chips che potrebbero finire nel piatto al river qualora chiudessimo il nuts.
Nello stabilire il suo metodo di calcolo delle implied odds, Gains attua una correlazione tra l’equity della nostra mano e le chips rimaste in rapporto a quelle che dobbiamo chiamare.
L’assunto base è che maggiore è la nostra equity, meno profondi devono essere gli stack in gioco per chiamare per implied.
Viceversa quando la nostra equity è bassa possiamo chiamare per implied odds solamente se le chips che potrebbero finire nel piatto sono tante in rapporto all’entità del nostro call.
Tabella calcolo implied odds
Ecco la tabella elaborata dal giocatore americano. Nella colonna a sinistra è indicata l’equity delle nostre carte, in quella a destra il moltiplicatore che ci permette di capire quanto profondi devono essere gli stack in rapporto alla entità del call per rendere la nostra azione +EV.
Riferendoci allo spot sopra, vediamo che un call per implied avendo il 15% di equity è positivo se le chips che potrebbero finire nel piatto sono pari a sei volte l’entità del call: nel caso specifico, dunque, dovendo chiamare una bet di 5€, lo stack effettivo deve essere di almeno 30€.
Ovviamente il discorso decade se l’avversario dovesse conoscere le carte di Hero, o gli dovesse assegnare un range alla perfezione: in quel caso infatti capendo di trovarsi davanti a un progetto chiuso non investirebbe un cent di più nella mano.