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Le cinque cose da fare per stimare i range avversari a poker online
In un gioco a informazione incompleta e di continui adattamenti come il Texas Hold’em, la stima dei range avversari ha una importanza capitale per prendere la decisione corretta.
Assegnare ai giocatori nella mano un ventaglio di carte possibili (attenzione: non una unica combo! Mettere l’avversario su monocombo è sbagliato nel 99,9% dei casi) ci permette infatti di calcolare se siamo in odds per chiamare, pushare su una apertura e così via… Sempre avendo nel mirino la giocata che ci permetta di avere valore positivo sul lungo periodo.
Vediamo le cinque cose da fare per stimare i range avversari nelle partite di poker online.
Studia i range
E’ una banalità, ma è inutile ragionare in termini di range se non ne hai almeno una conoscenza di base. Sapere se A-7o è top 15 o top20%, e se nella ‘gerarchia delle combo’ viene prima o dopo K-9s, è davvero imprescindibile. Per avere una infarinatura sui range basta perdere un po’ di tempo con PokerStove o con qualche programma simile. Ricordiamo che con la nuova politica di PokerStars sui software di terze parti è proibito tenere questi programmi aperti durante il gioco. In alternativa, puoi consultare i range qui.
Considera le tendenze dell’avversario, sia pre che postflop
Se sei abituato a giocare con l’ausilio di qualche HUD come Holdem Manager o PokerTracker non dovresti avere troppi problemi a stimare i range avversari in base alle loro frequenze di apertura. Se giochi senza software di supporto invece il consiglio è di seguire bene il flow del game. Ricorda però che non sempre le tendenze preflop, per quanto indicative possano essere, trovano uguale corrispettivo nel postflop. Il giocatore più chiuso del mondo preflop può anche decidere di metterle tutte in mezzo postflop con top pair kicker marcio, o con un malandato draw. Al contrario, il più spewer del mondo preflop può essere cauto una volta che vengono girate le carte comuni. Valuta bene le tendenze di ogni avversario prima di assegnare loro i range del caso!
Valuta sempre posizione e stack effettivo
In base all’HUD l’avversario che ha aperto sta giocando 35/25: la situazione potrebbe sembrare ideale per pushare i tuoi 12x con A60… Ma se questo oppo sta aprendo da utg, e alla sua sinistra ci sono tutti short stack, faresti meglio a non farti abbagliare troppo dalle statistiche nude e crude e optare per mettere sotto quell’ace-rag, perchè la situazione del tavolo lo polarizza su una combo molto forte, o che comunque ti lascerà poca fold equity. Posizione e stack dei player in gioco sono variabili da non tralasciare mai al momento di stimare i range avversari: non dimenticarlo!
Raffina la stima ad ogni strada
Le azioni degli avversari sono la più grande fonte di informazioni del poker. Vedere cosa fanno strada per strada gli altri giocatori può essere di enorme aiuto nel definire il loro range. Ad esempio, se un giocatore tight preflop e straightforward postflop ne spara due in suo tribettato su board dry T-High, puoi tranquillamente togliere dal suo range tutte quelle combo che non hanno hittato come A-K e A-Q, per lasciargli un range di valore composto essenzialmente da overcards (JJ+). Se un giocatore passivo chiama due strade su board drawy e overpusha river quando casca la terza dello stesso seme, puoi stare tranquillo che non avrà top pair top kicker praticamente mai!
Non esagerare con le porzioni di bluff
Beccare l’avversario con le mani nella marmellata dà sempre un piacere particolare, ma quando gli assegni un range cerca di non allargarti troppo con le combo di bluff! Mettere a repentaglio la tournament life, o l’intero stack di partenza, herocallando un overpush 200x “perchè qui sette volte su dieci è in bluff” è fattibile solamente se alle spalle hai una history tale da renderti ragionevolmente sicuro che effettivamente lo sia… In tutti gli altri casi la best option è quasi sempre una: FOLD!