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Jonathan Little e il check/raise flop in bluff: “Texture e blocker!”
Nel suo ultimo video pubblicato su Youtube, lo stimato poker coach Jonathan Little ha preso in esame uno spot giocato da egli stesso durante il primo livello del Main Event WSOP 2015.
Una mano priva di effetti speciali, ma che offre più di uno spunto di riflessione.
Dopo il fold generale, il bottone apre a 300 e Jonathan, dopo il fold dello small, decide di difendere il suo big blind con A8.
“Nonostante sia passata solamente un’ora di gioco – spiega Little – sono piuttosto che convinto che il bottone abbia uno stile loose aggressive. Sia da come si presenta, sia da come giochicchia con le chips, ma anche e soprattutto per l’elevato numero di mani giocate sin lì posso già pensare di catalogarlo come LAG. Con A-8 potrei dunque già pensare di tribettare, ma il call è sicuramente la scelta più standard. Siamo ultradeep, ho uno stack da 25.000 gettoni ed eventualmente potrei provare a fare qualche move creativa post flop.”
Il flop recita 1075. Jonathan check/raisa a 1.200 la c-bet 400 del bottone.
“Questo è un board che centra tantissime volte il mio range di difesa da big blind ed è carino da check raisare anche per quell’A che ho in mano. Altre volte potrebbe essere interessante anche donkbettare, ma in quel caso dovremmo essere disposti a puntare quasi sempre anche turn e molto spesso river. Pur avendo qualche volta la mano migliore, il check/call flop non mi piace particolarmente… mentre adoro il check/raise! Rilanciando metto subito pressione al mio avversario e anche qualora decidesse di chiamare potrei continuare a bettare (bluffare) turn su tante carte: tutte le più J, 9, 8, 6, 4. “
Oppo chiama. Lo spot si evolve però in maniera inaspettata. Turn: A.
“A questo punto devo scegliere se bettare per valore o checkare. Credo che la bet sia preferibile visto che il mio avversario resterebbe certamente in gioco qualora avesse un 10 o qualche draw. Talvolta potrebbe chiamare anche con un 7. Decido di puntare 2.000 su 3.000, bet forse leggermente troppo grossa, ma avendo check/raisato flop voglio provare a continuare a simulare anche qualche draw.”
River: 10.
“Questa è una carta particolare, perché sarebbe una tra le migliori da bluffare (potrei aver comodamente check/raisato qualche 10-x al flop), ma avendo preso valore turn diventa potenzialmente scary. Per questo decido di mettermi in check/call: un 7 folderebbe molto spesso su una mia bet, e allo stesso tempo potrei far bluffare un eventuale busted draw di oppo. Fatta eccezione per A-10, non dovrebbe avere quasi mai un A nel suo range, considerato il mio check/raise flop e la maggior parte delle volte le sue puntate river sarebbero in bluff! Sfortunatamente, il ragazzino decide di checkbackare… in give up! Dopo aver mostrato il mio A-8, lui mucka le sue carte ed io mi assicuro il piatto.”