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Come comportarsi contro una 3bet ?
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Siamo seduti under the gun ad un tavolo cash quando spilliamo una premium hand; optiamo per un rilancio standard ma un giocatore, seduto alla nostra sinistra, effettua una decisa 3-bet.
Cosa facciamo?! Ovviamente la risposta alla domanda necessita di un approfondimento e, come sempre, le variabili in esame saranno: posizione, stacks, tipologia di avversario, immagine al tavolo e carte.
Ci troviamo di fronte ad una scelta con molte variabili e tre possibili soluzioni, ovvero il fold, il call, o la 4bet. Miscelando le variabili si ottengono molte combinazioni e dunque elencarle tutte sarebbe decisamente complesso, proviamo dunque a valutare almeno come queste, prese singolarmente, influenzino la decisione finale
Posizione:
- se siamo in posizione potremmo decidere per un call o per una 4bet indifferentemente, e quindi concentrarci sulle altre variabili. Ad esempio, potremmo 4bettare uno shorstack per metterlo all-in preflop con mani come AK o coppie medio alte, limitarci a chiamare un deepstack per raisare la sua c-bet sul flop, ecc. Avremo insomma il coltello dalla parte del manico!
- Se invece ci troviamo fuori posizione tendenzialmente dovremmo propendere per un Fold o una 4bet. Il semplice Call ci lascerebbe in una brutta situazione alla caduta del flop.
Stacks:
- Se gli stacks sono molto grandi potremmo propendere per un Call o una 4bet avendo poi possibilità di movimento sul flop (ovviamente potremmo anche foldare). Inoltre grazie alla profondità di stack otterremo buone implied odds anche chiamando con un range abbastanza ampio.
- se il nostro stack è invece esiguo dovremmo necessariamente optare per l’opzione Push/Fold. Chiamare servirebbe soltanto a committarci al piatto.
Tipologia avversario
- Se l’avversario è molto TAG dovremmo ovviamente chiudere il range e scartare mani come AQ, JJ, in quanto quasi sicuramente saremo dominati o comunque molto indietro. Opteremo per un call o una 4bet a seconda della forza della nostra mano.
- Se l’avversario è LAG il nostro range potrà essere più ampio, e mani come AQ, JJ potrebbero essere già in vantaggio. Anche qui propenderemo per un call o una 4bet a seconda della forza della mano, ma tendenzialmente preferiremo 4bettare questa tipologia di giocatori, in quanto molto spesso folderanno di fronte ad una eccessiva resistenza o commetteranno un errore chiamando con mani di media forza.
Nostra immagine
- Se siamo stati etichettati come TAG probabilmente chiunque rilancerà su di noi lo farà con premium hands e quindi dovremmo 4bettare solo con AA, KK
- Se siamo stati etichettati come LAG potremmo aprire un po’ di più il range e decidere di 4bettare anche mani come AK, QQ o in alternativa provare a intrappolare il nostro avversario limitandoci al call con mani molto forti.
Carte
- Mani come AA,KK non necessitano di valutazioni. Meritano una 4bet sempre e comunque a meno che non si decida di giocarle in “trapping”
- Mani come AK, QQ possono variare tra il call e la 4bet a seconda delle condizioni sopra viste e delle abilità di gioco postflop
- Mani come AQ, JJ tranne in particolari circostanze (oppo molto lag, stacks molto corti,ecc) finiranno il più delle volte nel muck.
Quanto appena visto è ovviamente una analisi superficiale e riassuntiva, utile solamente a dare delle linee guida al nostro ragionamento. Il level thinking, ad esempio, può essere un ulteriore elemento cruciale nel prendere certe decisioni, e può influenzarle in maniera del tutto opposta quanto detto.
Per citare solo un esempio: un giocatore TAG potrà un buon 20% delle volte effettuare una 3bet in bluff o semibluff sfruttando la forza della propria immagine al tavolo e dunque una 4bet in bianco potrebbe farci aggiudicare il piatto preflop…ma questo è un altro capitolo…
GG
TomRight